Economia

L’assemblea Unicmi. Fare impresa in Italia: appalti e export

Si è svolta in mattinata l’Assemblea Generale 2014 di Unicmi, l’associazione nata dalla fusione di Uncsaal e Acai. Eletto il nuovo presidente, Riccardo Casini, Permasteelisa e la giunta direttiva.

L’Assemblea Generale 2014 di Unicmi, l’associazione nazionale delle industrie, delle costruzioni metalliche, dell’involucro e dei serramenti si è tenuta presso l’Aula De Donato del Politecnico di Milano col titolo di “Riuscire a fare impresa in Italia”, #unicmipercrescere.

“Già essere qui – ha ricordato in apertura Riccardo Casini, candidato presidente e risultato eletto alla fine dell’Assemblea (vedi news), qui sotto nella foto – significa voler lavorare insieme per cancellare il rischio della crisi”.
“Occorre tenere il piede ben pigiato sull’acceleratore” ha ricordato Casini che ha anche illustrato il suo piano che spazierà dalla EN 1090, al bonus 50-65%, al bonus sismica, al tema del raffrescamento estivo con schermature e vetri, appalti pubblici, internazionalizzazione e formazione.

Un videomessaggio del senatore Riccardo Nencini viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, ha affrontato il tema importante della riforma degli appalti, dando le linee su cui il governo intende muoversi.

L’argomento è stato poi ripreso dalla dott.ssa Bernadette Veca, direttore generale per la regolazione e i contratti pubblici – MIT. “La linea è chiara – ha detto – bisogna ripartire da zero”. “Stiamo lavorando – ha proseguito – ad un testo di recepimento definito minimale: Un solo testo per tre direttive comunitarie-. Certezza del diritto, certezza dei tempi, trasparenza, che le varianti siano davvero eccezionali e che non si cambino le regole in corso d’opera.  Parole chiare anche per le stazioni appaltanti: “ Occorre formare il dipendente pubblico e stabilire criteri di aggiudicazione degli appalti precisi: il prezzo semplicemente basso da solo non vuol dire nulla”.

L’invito di collaborazione con le associazioni da parte del Governo è stato raccolto da Pietro Gimelli, direttore di Unicmi che ha sottolineato: “Ci giochiamo una fetta importante del nostro futuro attorno al tavolo degli appalti”.

L’altro argomento importante è stato quello delle prospettive economiche di molte aree internazionali affrontato da Francesco Daveri, professore di Politica economica dell’Università di Parma e Professor of Macroeconomics SDA Bocconi Milano.

Gli scenari presentati sono risultati molto interessanti.  Innanzi tutto la risposta alla domanda chiave: cambierà qualcosa?  Non nel 2015, la cruda risposta.

Sia ben chiaro, a livello internazionale il mercato cresce, trainato soprattutto dagli USA “perché – ha dimostrato Daveri – lì il governo è decisamente più generoso”.

Un raffronto tra l’economia della Germania e quella degli USA mette in evidenza una minor competitività del modello tedesco.  LO stesso di può dire nel raffronto più “nostro” tra il modello italiano e quello Polacco o Slovacco.

Daveri ha poi indicato quali siano i rischi e le potenzialità delle diverse aree internazionali.

Sull’internazionalizzazione è tornato alla fine dell’Assemblea Libero Ravaioli che ha sottolineato che ancora oggi in Italia manca un Sistema Paese che sostenga l’internazionalizzazione delle aziende e ha indicato la strada che l’associazione intende seguire in questo campo.
(as)