Progetti

Museo M9 è il nuovo museo del 900 di Mestre

Il Museo M9 del Novecento, firmato Sauerbruch Hutton a Mestre, ha aperto ufficialmente le proprie attività a dicembre. Un museo che affida tutta la narrazione alle tecnologie multimediali e che ha creato un nuovo distretto nel centro cittadino di oltre 9mila metri quadri, che unendo antico e nuovo, cultura e commercio rigenera un pezzo urbano. Un distretto permeabile e altamente sostenibile sotto il profilo ambientale con due edifici costruiti grazie al finanziamento della Fondazione di Venezia con un investimento di 110 milioni e realizzato tramite la sua società strumentale Polymnia.

Il museo M9 è l’edificio principale e alterna all’esterno superfici in calcestruzzo a vista a una texture di ceramica policroma in 13 colori. All’interno dello spazio museale, “scatole nere”, senza aperture verso l’esterno, creano le giuste condizioni per la fruizione dei contenuti dell’esposizione permanente divisa in otto sezioni, che si sviluppa al primo e al secondo piano. Al terzo piano c’è la grande “scatola bianca”: è uno spazio per mostre temporanee ed eventi, illuminato dalla luce zenitale proveniente dal tetto a shed. Il piano terra ospita un auditorium-cinema con 200 posti dotati di visori per proiezioni di realtà virtuale.

L’edificio di nuova costruzione più piccolo presenta le medesime caratteristiche del museo, è destinato a ospitare spazi per il retail. Al commercio sono destinati gli ambienti del convento tardo cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie appositamente recuperato. La grande corte dell’ex convento è una sorta di piazza coperta per eventi culturali. L’efficienza energetica è garantita per il riscaldamento del museo e il 40% del raffrescamento dalle 63 sonde geotermiche oltre che dai 276 i pannelli fotovoltaici installati. (mt)