Economia

PEFC mette al bando il legname da Russia e Bielorussia

Il Consiglio Internazionale di PEFC ha dichiarato che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è "legname di guerra" e quindi non può essere utilizzato nei prodotti certificati PEFC.

Il legname proveniente da Russia e Bielorussia è “legname di guerra” e non può essere utilizzato nei prodotti certificati PEFC. Lo ha dichiarato il PEFC International Board, il Consiglio internazionale dell’associazione, a seguito dell’invasione russa in Ucraina e del conseguente voto di condanna da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

I dati PEFC per Russia e Bielorussia

Tra i prodotti toccati dalla misura vi è anche il legno per serramenti e non sono pochi i serramentisti italiani convolti nella certificazione PEFC. Attualmente vi sono 32 milioni di ettari di foreste certificate PEFC in Russia e 9 milioni di Bielorussia. Quanto al numero delle aziende coinvolte, 104 in Russia e 110 in Bielorussia sono certificate PEFC catena di custodia. Il “legname da guerra” delle due nazioni corrisponde al 12,5% dell’area totale delle foreste certificate.  Il che farebbe presumere un solo lieve contraccolpo sui prezzi del legname PEFC. Il quale tuttavia andrebbe inscritto in un movimento generale verso l’alto del legname al pari di tante altre materie prime, come illustra il grafico, qui riportato tratto da investing.com.

 

Chi è

Il PEFC, per chi non lo conoscesse, è un’Associazione senza fini di lucro che promuove lodevolmente  la gestione sostenibile delle foreste. E’ un’organizzazione strutturata ad ombrello basata sul mutuo riconoscimento degli standard nazionali di gestione forestale sostenibile.

Il Consiglio internazionale di PEFC International si dice “estremamente preoccupato per l’attacco del governo russo all’Ucraina. L’invasione militare è in diretta opposizione con i nostri valori fondamentali. Questa aggressione provoca dolore e morte indicibili e inaccettabili a persone innocenti, comprese donne e bambini. Ha anche un impatto distruttivo immediato ed a lungo termine sull’ambiente, sulle foreste e sulle molte persone che dipendono dalle foreste per il proprio sostentamento”.

Perché la misura

La classificazione del legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia come legname di guerra fa seguito all’adozione della Risoluzione sull’aggressione contro l’Ucraina da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che “deplora con la massima fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina […] [e] il coinvolgimento della Bielorussia”.

Il “legname di guerra”

Lo standard di Catena di Custodia PEFC considera il “legname di guerra” come una “fonte controversa” che non può essere utilizzata nei gruppi di prodotti certificati PEFC. Il “legname di guerra” è definito dal PEFC come Legname che è stato commerciato ad un qualsiasi livello della catena di custodia da gruppi armati, siano essi fazioni ribelli o soldati regolari, oppure da una amministrazione civile coinvolta in conflitti armati o dai suoi rappresentanti, sia per perpetuare il conflitto sia per ottenere dei vantaggi in situazioni di conflitto per tornaconto personale (…). Il legno da zone di conflitto, conclude una nota dell’associazione, non è necessariamente illegale.

a cura di Ennio Braicovich