Il Legno? Raro e caro, in buona parte del mondo

Anche il legno ha raggiunto quotazioni elevatissime, al pari degli altri materiali da costruzione. Tuttavia, quando verranno immesse sul mercato le nuove produzioni, inizierà probabilmente la discesa

Anche il legno si è rarefatto e ha raggiunto quotazioni top al pari di tante altre materie prime. Le ragioni di fondo sono sostanzialmente le stesse con in più alcune specificità per il materiale: il boom delle costruzioni in legno in tutta Europa e in Cina, lo stop all’esportazione di alcune essenze dalla Russia verso Cina e Finlandia, l’export di legname di aziende europee verso Usa e di nuovo Cina, dove spuntano condizioni più remunerative e così via.

Rapida salita dei prezzi del legno negli Usa

Anche negli Usa, la scorsa primavera, il prezzo del legno da costruzione era salito fortemente ma poi era ridisceso a precipizio per la ripresa a pieno ritmo delle attività delle segherie. Illustrativo del fenomeno è il grafico in copertina tratto da Madison’s Lumber Reporter. E’ relativo ai prezzi del tipo SPF (abete) per costruzioni relativi al 2019, 2020 e 2021 fino al 3 settembre. Al boom di questa primavera è seguita una repentina caduta delle quotazioni in estate.

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Franco Tenzon, presidente Uniform

“E’ quello che potrebbe accadere da noi – spiega Franco Tenzon alla testa di Uniform, produttore di serramenti di design in legno alluminio e di oscuranti in alluminio -Di solito a una salita rapida segue una discesa altrettanto rapida. E’ un momento pericoloso”.

Quota 1000

In effetti il legno da serramento che adotta l’azienda veronese, solo pino finger-joint rivestito da vari tranciati, ora ha toccato quota 1000€/m3, con acquisti diretti alla fonte. Prosegue Tenzon: “Il prezzo si è attestato su questa quotazione e lì oscilla”. E pensare che a metà giugno (vedi qui) la quotazione era attorno a 8-900€/m3. Molto più alta di quella di aprile (clicca qui) quando era attorno a 450-550.

Tutte le materie prime sono in fibrillazione ma qualcosa potrebbe cambiare all’orizzonte per il legno. Puntualizza il presidente di Uniform: “I forestali stanno tagliando i boschi e quindi fra 2-3 mesi dovremmo vedere arrivare sul mercato una certa quantità di legname. Allora le quotazioni dovrebbero calmarsi”.

Noli alle stelle. Alluminio pure

Al disastro prezzi del legno si aggiunge quello dei noli: “Oramai da Shanghai a un porto italiano siamo quasi alle comiche con tre distinte quotazioni. Siamo a 9000 $ per consegna del tipo “arriva quando arriva” ,  a 14500 $ per consegna “forse arriva” e a 18 000 $, per consegna tipo Diamante, “arriva con priorità”, senza che ti dicano quando. Perché la nave di questi tempi può subire ogni tipo di ritardo”. Quotazioni dei noli che variano da 5 a 10 volte quelle del periodo pre-pandemia. Altra follìa di questi tempi tempestosi. Come quella dell’alluminio che ha raggiunto quotazioni (vedi qui) impensabili: “A fine agosto eravamo a 4,8€. Ora siamo oltre 5€ per profili come i nostri che non sono particolarmente pesanti o complicati”.

E se i prezzi scendessero?

Una bella consolazione per Tenzon è che almeno i consumi di Uniform quest’anno sono doppi rispetto a quelli dello scorso anno. Tuttavia, i contratti che si fanno adesso sono già per consegne l’anno prossimo. E i prezzi attuali si ripercuoteranno per lungo tempo. E se i prezzi dovessero scendere repentinamente?

a cura di Ennio Braicovich