Edilizia

Il futuro delle detrazioni secondo G.B. Sarnico

Il futuro (possibile) delle detrazioni per Superbonus ed Ecobonus nelle parole di imprenditore del settore legno e presidente della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese. Il problema dei prezzi dei prodotti e dei prezzari. Infine, la prima filiera del legno andrebbe ricalibrata in funzione della grande ricchezza di legname esistente sul territorio nazionale

Quale potrebbe essere il futuro delle detrazioni per l’edilizia, la casa e i serramenti? Prova  a tracciare alcuni possibili scenari Giovanni Battista Sarnico, socio della “Sarnico Falegnameria di Sarnico Vincenzo Sas” di Ospitaletto, comune bresciano di cui è sindaco, architetto di formazione e rieletto da poco presidente della Federazione Legno Arredo di Confartigianato Imprese. Sarnico affronta i temi caldi della semplificazione del Superbonus, ancora da completare dopo il DL Semplificazioni, dei prezzi delle materie prime, e del rilancio delle aliquote dell’ecobonus per i serramenti.

Quale il futuro delle detrazioni in edilizia?

In concreto, per il futuro delle detrazioni Sarnico evidenzia che la complessità delle procedure del Superbonus e i tempi applicativi di legge piuttosto stretti stanno determinando una forte domanda di prodotti edilizi che l’offerta non è in grado di soddisfare, se non elevando i prezzi dei prodotti. Un aumento determinato pure dalla tensione internazionale sulle materie prime. Il problema dei prezzi è importante per chi lavora con i contratti pubblici ma anche per chi esegue lavori da Superbonus e quindi deve fare riferimento ai prezzari regionali o a quello DEI. Per risolvere il problema Confartigianato Imprese, centralmente, è in contatto con i ministeri e, perifericamente, con Province e Regioni.

Per il futuro delle detrazioni del Superbonus il presidente di Confartigianato Legno ritiene che ci voglia un po’ più di respiro. Certamente occcorre semplificare le procedure. Tuttavia è inutile sperare troppo nel DL Semplificazioni perché in capo a progettisti e asseveratore restano sempre pesanti responsabilità. La CILA cambia poco la situazione rispetto alla SCIA. Occorrerebbe lavorare invece sul concetto di non conformità urbanistica facendo in modo che i lavori del Superbonus possano partire anche in presenza di piccole difformità.

Quanto alle aliquote sarà difficile restare arroccati sul 110pc. Certamente occorrerebbe che l’ecobonus per i serramenti ritornasse alla vecchia aliquota del 65% come per le caldaie e gli impianti. Gli infissi sono parte integrante dell’involucro, forniscono un contributo di rilievo al risparmio energetico  ed è giusto che questo loro importante venga riconosciuto adeguatamente.

I problemi della prima filiera del legno

Non manca una stoccata, in tempi di prezzi del legno alle stelle e di carenza di legname, alla poco saggia gestione del sistema forestale italiano (le foreste occupano il 40% del territorio nazionale). Così alla fine noi esportiamo legno e lo re-importiamo a caro prezzo come semilavorato da paesi esteri vicini. L’80% dei semilavorati in legno viene acquistato all’estero nonostante la grande ricchezza interna di legname. Occorrerebbe una politica industriale dell’Italia che favorisca la prima filiera del legno creando internamente ricchezza e posti di lavoro.

Ennio Braicovich


Detrazioni fiscali, che ne pensano gli operatori?

L’intervista fa parte di una serie di incontri con imprenditori del settore in vista del riassetto delle detrazioni fiscali per i lavori in edilizia. In precedenza:

Detrazioni fiscali. Da semplificare, dice Francesco Mangione

Mercato e Detrazioni in edilizia secondo il produttore Rossi

Detrazioni e mercato secondo Luis Oberrauch, Finstral

Superbonus ed Ecobonus. La revisione secondo Roberto Galli

Mercato dei serramenti, prezzi e detrazioni secondo Brignach