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Porte sulle vie di esodo: non basta un maniglione antipanico…

Blog. Da Anfit riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo di Graziano Corghi della direzione tecnica del produttore Risposta Serramenti in merito a quanto succede sul mercato dell’edilizia a proposito delle porte sulle vie di esodo.

Porte sulle vie di esodo sempre al centro dell’attenzione dopo gli ultimi episodi, vedi il caso della Scuola per l’Infanzia di Bernareggio o la polemica europea sulla proposta di diminuire il regime di sicurezza delle porte tagliafuoco e delle porte sulle vie di fuga (o di esodo o di emergenza).

Che la situazione in materia sia a dir poco drammatica lo testimonia questa foto girataci da un operatore del settore e che ritrae come venga (mal)trattata una porta sulla via di fuga in un asilo (!) dell’area di Bologna.

Qui Anfit, associazione per la tutela della finestra made in Italy, ci trasmette l’intervento Graziano Corghi della direzione tecnica del produttore Risposta Serramenti in merito a quanto succede sul mercato dell’edilizia a proposito delle porte sulle vie di esodo e agli obblighi di legge.


Non basta un maniglione antipanico sulle porte per farle diventare porte sulle vie di esodo

Graziano Corghi
Graziano Corghi

Nell’articolo firmato da Ennio Braicovich apparso su guidafinestra.it il 5 febbraio vengono descritti tutti gli obblighi, dal produttore fabbricante all’installatore, dall’organismo notificato di certificazione al titolare di attività che riceve la porta sulle vie di esodo.

Vorrei porre l’attenzione su una tematica molto seria, e se vogliamo scomoda: chi è il controllato e chi è il controllore? Chi è che dà indicazioni sui piani di evacuazione?

Forse dovremmo riflettere su questi temi.

Iniziamo dal fabbricante. Pochissime aziende in Italia sono certificate per produrre ed installare porte con certificazione VVCP1, che consente di immettere porte sul mercato sicure ed affidabili.

Proseguiamo con l’installatore, che dovrebbe eseguire la posa in opera consultando il manuale di posa e le indicazioni messe a disposizione dal fabbricante, ma quasi mai l’installatore è qualificato.

Veniamo inoltre a chi dà indicazione sulle porte sulle vie di esodo. Molti progettisti o serramentisti dicono “non la richiedono mai la certificazione”, non tenendo conto delle proprie responsabilità. Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana l’anno scorso è stato pubblicato il Decreto Legislativo 16 Giugno 2017 n°106, che ha come obbiettivo di armonizzare le norme Nazionali sui prodotti da costruzione alle disposizioni del Regolamento UE n. 305/2011. Questo decreto impone le condizioni per l’immissione dei prodotti sul mercato e le istruzioni e le informazioni sulla sicurezza dei prodotti. Il decreto riguarda tutti i prodotti e quindi anche le nostre porte sulle vie di esodo.

Quindi è obbligatorio, per il Fabbricante che produce porte sulle vie esodo con sistema VVCP1 avere la certificazione dell’organismo notificato, ente terzo che verifica la severa regolarità delle prestazioni e dei processi di costruzione. Diversamente non si possono Marcare CE le porte sulle vie di esodo e di conseguenza non si può immettere il prodotto sul mercato.

Quindi è obbligatorio da parte di chi effettua il piano evacuazione richiedere la VVCP1.

Quindi è obbligatorio che il Direttore dei Lavori si accerti di ricevere in cantiere il materiale adeguato.

La manutenzione

Inoltre vorrei porre l’attenzione sul tema manutenzione delle porte su vie di esodo e dei maniglioni antipanico normati dalla EN 1125:2008, che obbliga una manutenzione almeno semestrale degli stessi. Queste manutenzioni o non vengono fatte, o vengono fatte da persone che non hanno le competenze per poter intervenire su cerniere, chiusure, riscontri, maniglioni antipanico ecc. ecc.

Infatti la manutenzione dovrebbe portare la porta al funzionamento ottimale ed in alcuni casi servono strumenti specifici come il dinamometro per misurare la forza impiegata per l’apertura del maniglione antipanico, oppure chiavi particolari per la regolazione di cerniere o incontri, ma soprattutto l’esperienza del serramentista che sa dove intervenire in caso di malfunzionamento.

Invece questa operazione viene svolta principalmente dall’operatore che controlla gli estintori, che con tutto rispetto per la professione, non potrà mai avere l’esperienza e la strumentazione di un serramentista produttore e installatore di porte certificate VVCP1.

Graziano Corghi, Risposta Serramenti