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Posa in opera Covid19 di infissi: il primo protocollo

Quattro rivenditori di porte e finestre e il loro consulente di direzione hanno realizzato il primo protocollo di regolamentazione della presa misure e posa in opera di infissi e serramenti in epoca Covid-19

La posa in opera Covid19 di infissi e serramenti ora ha un protocollo. Lo hanno realizzato quattro noti rivenditori di porte e finestre assieme allo studio di consulenza di direzione Mikaline guidato da Giovanni Ricci. Hanno così portato a termine quanto avevano annunciato proprio da queste pagine poco più di tre settimane fa con un articolo e un video di presentazione dell’iniziativa (clicca qui) che ci appare essere una prima assoluta nel settore dei serramenti (di cui abbiamo avuto notizia).

I quattro rivenditori

Promotori dell’iniziativa sono i rivenditori Andrea e Marziale Bonasio di ThermoInfissi di Milano, Valentina Sarrecchia e Gentili Andrea GS infissi di Albano Laziale, Graziano di Pietro e Susanna di Sabatino di Centro Italia infissi di Pescara e Carlo Marcoccia della MAC Infissi di Frosinone.

L’idea prima dell’opera, come spiega Andrea Bonasio, è che “molto probabilmente appena finita la fase epidemica, con il Covid-19 dovremo convivere per un po’ di tempo. E quindi bisogna attrezzarsi per lavorare in sicurezza per i clienti e per i nostri uomini. Per questo occorre un protocollo per rilevare le misure e quindi installare in sicurezza i serramenti per i clienti, i nostri uomini e noi che, come imprenditori, siamo responsabili nei riguardi di tutti”.

Il documento è oramai pronto e consiste di quattro pagine fitte, fitte precedute da una copertina che porta il titolo:
PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE DELLE MISURE PER IL CONTRASTO ED IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO E AMPLIMENTO PER LE FASI DI PRESA MISURA E POSA IN OPERA DI INFISSI E SERRAMENTI NEI CANTIERI E NELLE RESIDENZE ABITATIVE DEI CLIENTI FAMIGLIE.

Il protocollo di posa in opera Covid19 affronta le problematiche di tre aree di una rivendita di porte e finestre:
-gestione del cliente in show room
-presa misure e posa in opera
-nuove regole comportamentali per tutto il personale

In premessa si dichiara apertamente che il protocollo “è specifico per il segmento merceologico delle aziende di rivendita dei serramenti, ispirato ai principi dell’accordo tra Governo, Ministeri e parti sociali (imprese e sindacati ) del 14 marzo , in base a quanto previsto dal DPCM dell’11 marzo 2020 e s.m.l., contemplando la fase di presa misure e di posa in opera dei prodotti nei cantieri e/o negli uffici o locali commerciali di aziende clienti e/o nelle abitazioni private dei clienti famiglia”.

Segue, quindi, il protocollo di posa in opera che si articola in dodici paragrafi:
1) Informazione e modalità di ingresso in azienda
2) Modalità di accesso dei fornitori esterni nei locali ed aree aziendali
3) Pulizia e sanificazione in azienda
4) Precauzioni igieniche personali e regole comportamentali
5) Protezione individuale, dispositivi e distanze di sicurezza per tutto il personale dipendente e dirigente
6) Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi distributori snek/bevande)
7) Organizzazione aziendale
8) Gestione del punto vendita e del flusso di clientela entranti
9) Gestione della “presa misure” e del cantiere per la posa in opera
10) Gestione di una persona sintomatica in azienda
11) Sorveglianza sanitaria / medico competente /rls
12) Aggiornamento del protocollo di regolamentazione

Gianni Ricci

Giovanni Ricci di Mikaline, riflettendo sull’intenso e pionieristico lavoro svolto, considera: “Il protocollo di posa in opera Covid19 tratta in particolare la fase della presa misure e della posa in opera che sono impossibili da gestire in remoto. Anche le fasi della gestione dei clienti in show room, e della gestione dei magazzini di carico e scarico merci sono state trattate, ma in questo caso il lavoro è stato meno complesso poiché per il primo aspetto (show room), ci si è rifatti alla gestione dei punti vendita di alimentari e super mercati che, di fatto, sono stati sempre aperti con regole che via via sono state implementate da Governo, Ministeri e parti sociali”.

Ma si è fatto di più di quello che prevedono i protocolli ufficiali in circolazione perché “in tutti gli ambiti, comune filo conduttore del nostro lavoro, vi è stata un più rigida applicazione delle norme sul distanziamento (portate a 2 metri), sui Dispositivi di Protezione Personali ampliati e rafforzati (DPI), sulle regole comportamentali del personale dipendente (dalla autocertificazione quotidiana alla misura tre volte al giorno della temperatura) e sull’organizzazione dei processi aziendali (visite allo show room su appuntamento, contatto preventivo al cliente per capire la situazione logistica che ci si ritroverà da affrontare ). Tutti questi punti sono stati completamente rivisti nella necessità di dover da un lato convivere (per non sappiamo quanto tempo) con questo virus, e dall’altro garantire sicurezza completa, sia al cliente sia ai dipendenti delle aziende”.

Il risultato è stato un protocollo di posa in opera Covid19 già discusso ed accettato da tutti i dipendenti delle aziende coinvolte nel progetto e già condiviso in fase di test con la clientela, che ha mostrato un forte segnale di apprezzamento per l’iniziativa, pronta alla ripresa delle attività. Atteso anche il parere positivo di un istituto di ricerca biomolecolare per una certificazione anche sanitaria del lavoro svolto che suggellerebbe ufficialmente il lavoro svolto con un imprimatur autorevole.

Sul protocollo un videoclip fornisce qui ulteriori dettagli

a cura di Ennio Braicovich