Progetti

Progetto Intesa, sistema innovativo per facciate a secco e serramenti

Si avvia a conclusione il progetto che vuole rispondere all’esigenza di evoluzione del modo di costruire

Un sistema costruttivo ecocompatibile e altamente prestazionale che risponde alle esigenze dell’edilizia moderna: diminuzione dei costi e dei tempi di costruzione, diminuzione dei costi di manutenzione e gestione dell’immobile. Elaborato da un gruppo di lavoro che comprende Istituzioni, Università, grandi, medie e piccole imprese, studi di consulenza.

E’ questo l’obiettivo del Progetto Intesa dove Intesa sta per INTegrazione ed elevata Efficienza con sistemi a Secco per l’Abitare) finanziato nell’ambito Programma Operativo Regionale POR-FESR 2007/2013 di Regione Piemonte e che ha visto coinvolti il Politecnico di Torino e le società Fassa Bortolo, Fresia Alluminio, TecImp, Nesocell e Onleco. Polo di riferimento è Polight, cluster di ricerca e sviluppo dedicato alle tecnologie dell’edilizia sostenibile e dell’idrogeno, coordinato da Environment Park – Parco Scientifico e Tecnologico per l’Ambiente di Torino.

Il sistema edilizio sviluppato è caratterizzato da una elevata integrabilità con i componenti edilizi e impiantisti prevedendo una prefabbricazione in officina e un assemblaggio su una struttura costruita in loco. Di fatto si tratta di un sistema integrato con parete esterna modulare prefabbricata.

“Progetto Intesa – spiega la prof.ssa Arianna Astolfi del Politecnico torinese – prevede l’ideazione e la realizzazione di pareti di tamponamento perimetrale costituite da lastre in cartongesso e da altri materiali innovativi come isolanti in fiocchi di cellulosa, pannelli in PCM, strutture in profili in acciaio e serramenti in alluminio ecosostenibili che consentono di raggiungere elevate prestazioni d’isolamento termico e acustico”. Il risultato è una parete che per la parte opaca presenta un valore (certificato in laboratorio) di potere fonoisolante pari a 70,2 dB e un valore calcolato di trasmittanza termica pari a U=0,25 W/m2K. “In sostanza – prosegue Astolfi – daremo al progettista un sistema composto e integrato versatile e variabile, sia dal punto di vista delle pareti opache che dei serramenti, studiato per l’edilizia residenziale e non ad elevata efficienza”.

Il serramento di Fresia Alluminio prescelto per Progetto Intesa è realizzato con il sistema in alluminio Planet Neo 72 che può vantare la certificazione da parte di Bureau Veritas del contenuto di alluminio di riciclo, nonché d’essere il primo serramento in alluminio conforme ai protocolli di sostenibilità LEED® e ITACA. Puntualizza l’arch. Massimiliano Fadin, responsabile comunicazione dell’azienda torinese: “Oggi il recupero dei margini in edilizia passa non tanto sulla compressione dei costi dei prodotti quanto sulla velocità di cantiere, grazie a prodotti leggeri, facili da montare, integrati in sistemi di prefabbricazione a secco. I serramenti in alluminio sono perfetti da questo punto di vista”.

Progetto Intesa prevede a conclusione dei lavori un programma di disseminazione dei risultati sul territorio attraverso l’organizzazione di seminari rivolti in special modo ai progettisti. (eb)

Nell’immagine, il gruppo di lavoro di Progetto Intesa a KlimaHouse. Da destra: Daniela Zito e Massimiliano Fadin di Fresia Alluminio, Griginis Alessia di Onleco, Ilio Ricottini di Fassa Bortolo, Ariana Astolfi del Politecnico di Torino, Vincenzo De Astis e Antonio Narda di Fassa Bortolo