Sostituzione con ampliamento per infissi da Superbonus ed Ecobonus?

L’intervento da superbonus 110% può essere occasione di sostituzione degli infissi con possibile prudenziale ampliamento e cambio di apertura

Sostituzione con ampliamento degli infissi in occasione dei lavori da Superbonus e da Ecobonus? Potrebbe essere possibile. Lo diciamo sempre con grande prudenza, specie quando si ragiona con i rischi fiscali degli altri. Una luce su questa eventualità la getta la Domanda & Risposta n. 204 contenuta nel sempre interessante Supplemento “L’Esperto risponde”, n. 5, del Sole24Ore di oggi 1° febbraio.

La domanda del sig. M.G. di Rimini era:
Sono proprietario di un appartamento in un minicondominio costituito da due unità, sul quale verranno eseguiti lavori antisismici e di risparmio energetico, con accesso al superbonus. Nel mio appartamento vorrei ampliare l’apertura degli infissi e, in un paio di casi, anche modificarne la disposizione. Queste spese possono rientrare nel superbonus?

Per la sua importanza riprendiamo integralmente la risposta dell’esperto Alessandro Borgoglio che è:

Sempre che l’intervento si configuri come sostituzione di infissi, si ritiene che esso sia agevolabile anche con l’ampliamento e/o la modifica dell’apertura. Secondo il vademecum dell’Enea infatti, l’intervento, per essere agevolabile, deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti e/o di loro parti (e non come nuova installazione). L’infisso interessato dall’intervento deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. I valori di trasmittanza termica finali devono essere inferiori o uguali ai valori limite riportati nel decreto Requisiti del Mise (ministero per lo Sviluppo economico) del 6 agosto 2020. Devono essere, inoltre, rispettate le pertinenti norme nazionali e locali in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro)”.

Sostituzione con ampliamento degli infissi: un’ipotesi da valutare attentamente

La sostituzione con ampliamento degli infissi nel caso di lavori di efficientamento energetico e antisismici appare essere un’ipotesi da valutare attentamente, e con prudenza. Al di là del caso della demoricostruzione, (demolizione+ricostruzione), dove il progettista ha certamente una maggiore mano libera nella definizione delle aperture, l’ampliamento e e/o la modifica dell’apertura appare dunque possibile. Ma con quali limiti? Certamente l’intervento è più semplice nel caso di ville monofamiliari o, come nel caso di specie, il minicondominio con due unità immobiliari, piuttosto che nei grandi condomini.

Abbiamo chiesto chiarimenti in merito all’ing. arch. Luca Rollino, esperto energetico e in diritto edilizio, nonché firma ricorrente di stimolanti articoli su superbonus ed ecobonus sul giornale finanziario (qui il link alla sua pagina Linkedin) : “La sostituzione con ampliamento degli infissi non è una possibilità remota. Anzi, in realtà è una tesi di cui si parla abbastanza e che, applicata in modo sensato, mi trova d’accordo. Chiaramente il concetto è quello di aprire le finestre per garantire i requisiti aeroilluminanti degli ambienti. Di certo, se non ci sono motivazioni più che robuste diventa molto complicato giustificarsi in caso di controllo. In caso di demoricostruzione, è evidente che non ci sono problemi”.

Inevitabile la domanda all’ing. arch. Rollino sulla detraibilità delle spese di sostituzione con ampliamento anche per gli infissi da ecobonus e non solo per quelli da Superbonus. La risposta dell’esperto è perentoria: “Sì, assolutamente sì. Le stesse considerazioni espresse valgono anche per  gli infissi da Ecobonus!”  Grazie!

Altrettanto inevitabile considerazione: l’intervento di sostituzione con ampliamento passa inevitabilmente attraverso gli uffici di un tecnico abilitato per l’avvio della pratica autorizzativa comunale e non è intervento da fai-da-te.

Foto in alto: doc. Internorm

 

 

a cura di Ennio Braicovich