Economia

Alluminio e rame. Domanda in crescita fino al 2040

È l’ipotesi di Paolo Kauffman, esperto in metalli e valute, lanciata in occasione dell’Assemblea generale di Assomet

L’industria dei metalli non ferrosi si è ritrovata all’Assemblea generale Assomet 2021 per assolvere ai compiti istituzionali, a parlare di tendenze e futuro e a discutere degli aumenti dei prezzi dei metalli, alluminio e rame in primis.

Particolarmente attesa, quindi, la relazione conclusiva, a cura di Paolo Kauffmann, specialista in metalli e valute e fondatore di Faro Club, che ha trattato il tema dei rincari delle materie prime. “Mai prima d’ora – ha osservato Kauffmann – si era manifestata una rivoluzione dei prezzi dei metalli come quella cui stiamo assistendo. A determinarla è stata la Cina, uscita prima di tutti gli altri Paesi dal Covid, potendo così godere di una notevole risalita del PIL, oltre il 16%. Ciò ha determinato una ancor maggiore competitività rispetto al resto del mondo e, tra le conseguenze, il fatto di trasformarsi da Paese principalmente esportatore di metalli e semilavorati metallici a importatore, sconvolgendo significativamente le logiche del mercato globale”.

Domanda di alluminio in costante aumento

Ma si tratta di rialzi strutturali o di una bolla? si è domandato il responsabile di Faro. “Si tratta di cambiamenti strutturali, di una rivoluzione industriale globale, di un totale cambio di paradigma che ha coinvolto anche i prezzi delle materie prime, che d’ora in avanti non si potranno più comportare come in passato. “Dobbiamo abituarci a ragionare in modo nuovo – ha affermato Paolo Kauffmann – a partire da un’osservazione quasi banale: non è sostanzialmente vero che ci troviamo di fronte a una ridotta disponibilità di materie prime, piuttosto dovremo abituarci a pagarle di più, esattamente come stanno facendo ultimamente i cinesi”.

“L’offerta di materie prime, e di metalli non ferrosi in particolare, dovrà soddisfare e coprire una domanda in costante aumento – ha proseguito il relatore – dobbiamo renderci conto che l’economia green impatta positivamente sulla “nuova” industria che sta nascendo. L’aumento dei prezzi delle materie prime rappresenta una conseguenza di questo”.

In conclusione, Kauffmann: “Un fatto è per me certo: la domanda di alluminio e rame si appresta ad attraversare un periodo di notevole crescita da qui al 2040”.

La 76° Assemblea generale di Assomet, Associazione Italiana Industrie Metalli non ferrosi si è svolta, in presenza e via web, nell’elegante cornice del Grand Hotel Villa Torretta di Milano. L’evento, articolato in due distinti momenti, ha visto nella sessione privata del mattino la riconferma del presidente in carica, Marco Vedani, e della squadra dei vice presidenti, composta da Mauro Cibaldi, Felice Colombo, Alfredo Mancini, Claudio Pinassi e Giuseppe Toia. La filiera dei non ferrosi vale quasi 20 miliardi di euro, oltre un migliaio di imprese e 25mila addetti.

Il grafico in alto, tratto dal sito Markets.businessinsider.com, rappresenta l’evoluzione dei prezzi dell’alluminio al LME a partire dal 2016 a oggi. Nonostante piccole oscillazioni le quotazioni del metallo leggero rimangono le stesse, ovvero altissime, da un paio di mesi (vedi qui).

a cura di EB