Progetti

Alpi francesi: un rifugio in legno e alluminio

Rinnovato il Refuge de l’Aigle a 3440 metri di altitudine nelle Alpi Francesi. Un sapiente intervento di recupero di un pezzo di storia alpinistica effettuato con legno locale e un rivestimento per tetti e facciate in alluminio

Un piccolo, ma importante rifugio alpino. E’ il Refuge de l’Aigle situato in Francia nel Massiccio dell’Oisans nel comune di La Grave all’interno del Parco Nazionale des Ecrins (Alpi francesi).

Una capanna in legno la cui origine risale al 1910 quando fu realizzata con un impegno notevole, trasportando a spalla fino ai 3440 metri di quota (praticamente sulla sommità di una vetta) tutti i materiali per costruirla. Ci vollero allora 142 giorni per realizzare un edificio di soli 28 mq.

Appartiene perciò a quella schiera molto ristretta di rifugi alpini “mitici”. Dalla sua incredibile collocazione si può infatti godere un panorama spettacolare sul Monte Bianco.

Nel 2013 la decisione di ricostruire il rifugio realizzando una nuova soluzione molto più funzionale, mantenendone però alcune caratteristiche essenziali. L’esecuzione dell’intervento è del 2014, sempre nella vecchia sede del rifugio originario, a confrontarsi con eventi atmosferici estremi, sbalzi di temperatura e venti che possono superare i 200 km/h.

Lo studio di progettazione francese Atelier 17 C ha deciso di integrare il vecchio rifugio nel nuovo involucro, ampliandone gli spazi e garantendo la massima sicurezza e comfort abitativo.

L’architetto Jacques Félix-Faure, studiando le ingegnose soluzioni del fabbricato storico e integrando le tecniche costruttive originali con il moderno design di interni dei sottomarini per ottimizzare al massimo le superfici e i volumi, ha portato da 18 a 30 posti letto la capacità di accoglienza del rifugio sfruttando a pieno i 65 mq disponibili, con un maggiore comfort anche per il custode del rifugio. In questo modo è stato possibile preservare l’anima del rifugio, recuperando per quanto possibile le strutture in legno e preservando la forma dell’insieme e le atmosfere dell’interno negli arredi e nei dettagli. Le parti troppo danneggiate e quelle aggiunte successivamente al 1911 sono state eliminate, mentre le parti nuove sono state integrate perfettamente alla struttura originaria e il complesso interamente avvolto in un guscio di alluminio in grado di rispondere agli attuali standard di resistenza al vento e al fuoco.

“Abbiamo cercato di preservare e riutilizzare quanto più possibile il legno e le antiche travi presenti. Abbiamo scelto di realizzare l’ampliamento del rifugio incamiciando la struttura in legno con la struttura nuova. Per il rivestimento di facciata e copertura dell’involucro esterno abbiamo utilizzato l’alluminio. Questo è infatti l’unico materiale in grado di resistere alle estreme variazioni di temperatura tra la notte e il giorno, senza conseguenze”.

Il sistema di rivestimento utilizzato FX.12 di Prefa per tetto e facciata ha offerto ai progettisti peculiarità e caratteristiche uniche per affidabilità, garanzia di prestazioni e risultato estetico: esso infatti non solo protegge la sottostruttura in legno da vento e intemperie, ma al tempo stesso accoglie alpinisti e scalatori con il suo design accattivante.

L’edificio nuovo è stato montato su un basamento in acciaio e il nuovo rivestimento ricopre a distanza con funzione di seconda pelle la struttura in legno originaria delle pareti. Il rivestimento in alluminio è su tre lati e sul tetto. Un solo lato quello esposto a sud resta libero.

FX.12 è un rivestimento realizzato al 100% in alluminio che racchiude su di sé numerosi vantaggi: longevità, versatilità visto che può essere utilizzato sia in parete che in copertura, leggerezza del materiale che non grava in modo significativo sulle strutture portanti e lo rende facilmente trasportabile. FX.12 si distingue inoltre per la particolarità estetica della superficie. Essa infatti è caratterizzata da numerose e irregolari sfaccettature le cui ombreggiature cambiano nell’arco della giornata a seconda dell’inclinazione del sole, creando un effetto estetico dinamico e sempre diverso. In ogni stagione, ma anche in ogni momento della giornata, FX.12 offre le sue sfaccettature ai raggi solari che su di esse danzano e giocano, creando ombreggiature e effetti di chiaroscuro come sulle rocce da cui la tonalità Grigio Pietra P.10 mutua il colore.

Per i serramenti, pochi e stretti date le condizioni originarie e di alta quota si è optato per il legno. A realizzarli è stato Altibois che ha seguito anche il montaggio di tutte le strutture metalliche e di quelle in legno. I pannelli di facciata in legno (sottostante quella in alluminio) sono stati realizzati da Lignatec. Si tratta di 70 m3 di pannelli KLH in legno delle Alpi Francesi la cui consegna è stata effettuata mediante elitrasporto. L’edificio è anche autosufficiente dal punto di vista energetico: pannelli solari e fotovoltaici sono stati installati sul tetto. I servizi sono esterni e anch’essi rivestiti in alluminio.

La nuova struttura che può ospitare 30 alpinisti e due custodi è stata aperta al pubblico nell’estate del 2014 ed è ora perfettamente funzionante.