Progetti

Biosphera 3.0 sempre con finestre Internorm

Dopo il successo dell’iniziativa di Biosphera 2.0, la casa ad energia zero con finestre Internorm nata da un’iniziativa di Aktivhaus, del Politecnico di Torino, di Zephir Passivhaus Italia e di Minergie si prepara Biosphera 3.0

Si chiama Biosphera 3.0 e sembra avere tutte le carte in regola per stupirci, ancora una volta, per la portata innovativa delle sue soluzioni. Partendo dall’osservazione e dai risultati della precedente versione Bioshpera 2.0, il progetto Biosphera 3.0 si propone di analizzare ancora di più il rapporto che intercorre tra involucro edilizio e fisiologia umana. Il modulo avrà dimensioni maggiori e avrà un layout di protezione dell’irraggiamento variabile, capace di adattarsi ai diversi contesti in cui verrà posizionato.

Biosphera 3.0 adotterà infatti una serie di accorgimenti tecnologici, in linea con la filosofia del Biophilic Design Scientifico, per ottenere un habitat in grado di aumentare il benessere psico-fisico, la concentrazione mentale e il potenziale di energia di chi abita all’interno e di indurre soddisfazione, gratificazione, produttività e salute.

In particolare, verranno sviluppati sistemi di filtrazione dell’aria a base vegetale e verrà attivato un rigoroso controllo di inquinanti come PM2,5-10, benzene, formaldeide, tetraclorofenolo, toluene. Per ottimizzare il bilancio tra irraggiamento, evaporazione e conduzione, verranno inoltre installati sistemi di riscaldamento e raffrescamento radianti automodulanti e scanner termografici che interagiscano con i sistemi di climatizzazione.

Il riscaldamento radiante elettrico è di tipo adattivo, non legge solamente le condizioni dell’aria ma anche delle pareti e capisce l’attività che si sta svolgendo all’interno del luogo adattando quindi il suo contributo ottimizzato. Un bracciale, collegato a quattro sensori, consentirà di monitorare gli effetti del comfort interno sulla persona che vi abita, grazie all’analisi di segnali fisiologici quali l’attività elettrodermica, il flusso sanguigno, la temperatura della pelle, ecc.

Biosphera 3.0 avrà dimensioni maggiori rispetto alla versione precedente: 15 m x 3 m x 3,4 h, con un peso di 26 t. La certificazione, in partnership con l’agenzia italiana CasaClima e l’agenzia elevetica Minergie è prevista rispettivamente come CasaClima Gold e Minergie Passivhaus, unitamente agli accordi per la certificazione da parte del PEFC in termini di sostenibilità della filiera del legno.

Il progetto, promosso da Aktivhaus, raccoglie un network di collaborazione attualmente composto da 5 dipartimenti di 4 università, 6 start up, 3 enti certificatori, 25 tecnici tra interior designer, architetti, ingegneri, biologi, fisici, medici e neuroscienziati.  La realizzazione di Biosphera 3.0 si deve anche al fattivo contributo di un pool di aziende tra queste Internorm con le sue finestre con una gamma di modelli estremamente ampia per le dimensioni del modulo: le doppie finestre nei due materiali HV350 e KV440, l’alzante scorrevole in legno/alluminio HS330 e gli elementi fissi completamente a “tutto vetro” HX300 Panorama. Inoltre, ha trovato spazio anche il nuovissimo KF310, a testimonianza delle sue doti tecniche. Infine, per entrare e uscire dalla casa, è stato scelto il portoncino in legno/alluminio HT410.

La realizzazione è prevista per la fine dell’’estate, quando la nuova casa ad energia zero inizierà il suo percorso in Italia, paese che offre con i suoi diversi climi, un campo ideale per testare le tecniche costruttive delle abitazioni. Verrà poi esposta anche in Svizzera e in Spagna