Economia

Bonus Turismo. Anche i serramenti tra le spese ammissibili

Il Ministero del Turismo ha pubblicato l’elenco delle spese ammissibili a favore delle imprese turistiche ai fini dell’ammodernamento delle strutture ricettive secondo il DL152/2021 detto anche Bonus Turismo o Bonus Alberghi. A disposizione 2,4 miliardi del “pacchetto Turismo” del Pnrr. Un'opportunità in più per edilizia, impiantistica e serramentistica

Il Bonus Turismo sta per partire. Nei giorni scorsi il Ministero del Turismo ha pubblicato l’elenco delle spese ammissibili. Prossimamente si aprirà l’apposita piattaforma online per l’inoltro delle istanze. Il provvedimento, noto anche con il termine restrittivo di Bonus Alberghi, è stato pensato per incentivare l’ammodernamento delle strutture turistiche del Paese. E mette disposizione i 2,4 miliardi del “pacchetto Turismo” del Pnrr. Al centro della misura 500 milioni sotto forma di credito di imposta all’ 80% delle spese ammissibili  e un fondo perduto fino al 50% per le imprese turistiche. Se si considerano gli ammortamenti contabili, si comprende che si tratta di agevolazioni decisamente molto interessanti.

Le spese ammissibili

Il Ministero del Turismo ha pubblicato l’elenco delle spese ammissibili ai sensi dell’articolo 5, comma 1, dell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021, recante “Modalità applicative per l’erogazione di contributi e crediti d’imposta a favore delle imprese turistiche, ai sensi dell’art. 1, del D.L. 6 novembre 2021, n. 152“. Il DL 152/2021 è per l’appunto il provvedimento che, tra gli altri, contiene i 5 articoli che fanno il core del Bonus Turismo.

L’elenco comprende interventi di:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • lavori edilizi;
  • impianti solari fotovoltaici;
  • realizzazione di piscine termali;
  • digitalizzazione;
  • acquisto di mobili e arredi;
  • spese per prestazioni professionali.

Lavori edilizi e serramenti

Tra le spese ammissibili quelle di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, di ripristino degli edifici e di modifica dei prospetti dell’edificio “effettuata, tra l’altro, con aperture di nuove porte esterne e finestre, o sostituzione e i prospetti preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse, materiali, finiture e colori”.

Inoltre, l’elenco comprende la “sostituzione di serramenti esterni, da intendersi come chiusure apribili e assimilabili, quali porte, finestre e vetrine anche se non apribili, comprensive egli infissi, con altri aventi le stesse caratteristiche”.

Vi è compresa pure la “sostituzione di serramenti interni con altri aventi caratteristiche migliorative rispetto a quelle esistenti in termini di sicurezza e isolamento acustico”.

Da notare che i serramenti dovranno rispettare i valori di trasmittanza termica di cui all’Appendice B dell’Allegato 1 del DM Requisiti Minimi del 26 giugno 2015, meno restrittivi di quelli previsti per l’Ecobonus dal DM 6 agosto 2020.

La leva del Bonus Turismo

Il Bonus Turismo si dovrebbe rivelare una potente leva di business per l’edilizia e l‘intero settore dei serramenti: finestre, porte esterne, porte interne, portoni, porte sulle vie di fuga e porte tagliafuoco. Queste ultime non sono citate ma sono certamente imposte dalla legislazione prevenzione incendi in molte strutture ricettive.

Ricordiamo che gli incentivi sono destinati a:

imprese alberghiere;
agriturismo;
campeggi;
imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
stabilimenti balneari;
complessi termali;
porti turistici;
parchi tematici.

Nell’immagine, un hotel a Cattolica

a cura di Ennio Braicovich