Attualità

Chiusure tecniche manuali e motorizzate. Il punto a Closing 2019

Dal mercato al BIM, dal DL 106 al Cascading ITT e un focus sulle Linee Guida per l’installazione e la manutenzione delle chiusure tecniche manuali e motorizzate

Se il focus sull’installazione delle chiusure tecniche è stato l’elemento chiave della sessione pomeridiana di Closing 2019 (vedi qui la prima parte), ciò nondimeno gli altri argomenti affrontati non sono stati meno interessanti passando dal mercato al BIM, dal DL 106 al Cascading.

L’edilizia

Giovanni Grassi, Made expo
Giovanni Grassi, Made expo

Di mercato dell’edilizia ha parlato Giovanni Grassi, direttore generale di MADE expo sorprendendo inizialmente chi si attendeva un discorso sulla fiera che, ha ricordato, per una buona metà si svolge all’insegna dell’involucro, dei serramenti e delle chiusure. Grassi ci ha parlato di un’edilizia che finalmente si è ripresa. Si tratta però di una ripresa selettiva.

Ad esempio, la logistica tira forte come pure tirano i grandi centri distributivi. Funzionano anche la riqualificazione degli hotel a 4 e 5 stelle e le strutture per accogliere più degnamente il turismo di fascia alta. Non è mancata qualche anticipazione sull’edizione 2021 di Made expo dove ci sarà più attenzione ai temi tecnici, alla sicurezza attiva e passiva. E più collaborazione con le Associazioni. Con un punto di forza mai sottolineato in precedenza: “In fondo noi siamo un grande palcoscenico per gli operatori, ma anche un palcoscenico che è importante per le relazioni e le pressioni politiche che il settore può esercitare”.

 

Il BIM

Sonia Lupica Spagnolo
L’ing. Sonia Lupica Spagnolo del Politecnico di Milano

L’edilizia moderna è anche rappresentata dal BIM, Building Information Modelling, la modellizzazione digitale dell’edificio. Tema affrontato dall’ing. Sonia Lupica Spagnolo, docente del Politecnico di Milano, che ha presentato un progetto sorto in Regione Lombardia ma aperto ad aziende di altre regioni. Si tratta di BIMReL definito come la piattaforma interoperabile per la gestione della BIM library di Regione Lombardia. L’obiettivo del progetto BIMReL è creare un sistema digitale per la gestione delle informazioni lungo l’intero ciclo di vita di un edificio. Per raggiungere questo obiettivo, Politecnico di Milano, One Team S.r.l e TraceParts S.r.l. stanno svolgendo attività mirate a creare una banca dati interoperabile open-source dei prodotti e componenti per le costruzioni, basata sulle schede tecniche collegate agli oggetti BIM. Schede che conterranno la descrizione dei prodotti, le loro caratteristiche, le DoP, i manuali di installazione e manutenzione, le istruzioni di dismissione. Apertura alle aziende di altre regioni e gratuità dello strumento, secondo quanto ha raccontato la prof. Lupica Spagnolo, sono fattori che hanno attratto indubbiamente l’attenzione dei partecipanti, come pure la facilitazione per l’export e per la partecipazione agli appalti pubblici.

106/2017 e Cascading ITT

Antonio Gramuglia
Antonio Gramuglia, coordinatore del Comitato Legale

A proposito di appalti e di lavori in edilizia l’accenno al DL 106/2017, il cosiddetto Decreto Sanzioni, è sempre di estrema attualità. Ne ha parlato il dott. Antonio Gramuglia, a capo del Comitato Legale di ACMI che ha sottolineato: “Purtroppo pochi in edilizia lo conoscono. Attenti perché non conoscerlo può far male, soprattutto per chi lavora con prodotti destinati alla protezione antincendio e alla sicurezza strutturale”.

Ultimo impegno del Comitato legale di ACMI sono le: “Linee Guide per l’utilizzare le procedure di shared e cascading relativamente alle chiusure tecniche”. E’ utile ricordare che il Comitato Legale di ACMI ha già elaborato per i soci tre altre guide dedicate alla Contrattualistica, al Contratto di Agenzia e alla Tutela di Marchi e brevetti.

 

Katia Nicoletti
L’avv. Katia Nicoletti

Di Cascading e Shared ITT  parlato l’avv. Katia Nicoletti dello studio Legale SCLA richiamando i principi di queste regole facilitatorie previste dal Regolamento n. 305/2019, già in uso da quasi un decennio nel settore cugino dei serramenti normali, e che potrebbero trovare spazio sia nel settore dei serramenti tagliafuoco e tagliafumo ma anche nel settore delle chiusure tecniche (portoni, serrande..). Obietitvo di queste due procedure semplificate  sono il ridurre i costi necessari per l’immissione dei prodotti sul mercato  ed evitare di ripetere prove già effettuate da altri. Perno del tutto è il contratto di licenza d’uso. Con un grande avvertimento. Sempre Nicoletti: “L’adozione delle procedure di sharing o cascading non sono sufficienti per procedere alla marcatura CE del prodotto. Per marcare il prodotto CE è necessario soddisfare tutto il percorso previsto dalla normativa armonizzata  (predisposizione del controllo della produzione di fabbrica, redazione della dichiarazione di prestazione, ecc.)”. Insomma, uomo avvisato, mezzo salvato.

Una volta completate le linee guida su cascading e shared ITT saranno a disposizione dei soci ACMI nell’Area Riservata del sito ACMI come le altre Guide approntate dal Comitato Legale.

Focus Chiusure tecniche

Mario Sanvito

Momento largamente atteso è stata la presentazione delle Linee Guida sull’installazione e la manutenzione delle chiusure tecniche, manuali e motorizzate, prodotte dal Comitato Tecnico-normativo ACMI coordinato da Orlando Cerrato. Le ha presentate l’esperto normativo associativo arch. Mario Sanvito, già relatore della norma UNI 11473 sull’installazione e la manutenzione delle chiusure tagliafuoco, documento quest’ultimo che è servito da base di partenza. La presentazione della Guida ACMI ha preso le mosse dalla situazione del mercato, per passare agli obiettivi e poi entrare nei contenuti della guida con le responsabilità degli operatori, alla organizzazione della posa e manutenzione, alla presentazione delle verifiche divise in: giunti porta e muratura, verifiche delle chiusure manuali e verifiche delle chiusure motorizzate. Indispensabili anche gli accenni sul collegamento con la legge 4/2013 sulle professioni non regolamentate e sull’avvio in sede UNI del progetto di norma basato sulla guida Acmi. In effetti qualche giorno prima di Closing 2019 il presidente Fornarelli e l‘arch. Sanvito avevano presentato in UNI il documento associativo per poter dare avvio ai lavori del Gruppo UNI/CT 033/GL 13 – Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage (misto Prodotti e processi per l’organismo edilizio/Sicurezza) per la stesura di una norma italiana sull’installazione e manutenzione delle chiusure tecniche e sulla qualificazione degli operatori (la prima riunione si è tenuta il 27 giugno, ndr).

Di prova in prova

Giacomo Rito, Istituto Giordano

Ma prima di dar avvio a una norma sull’installazione e sulla qualificazione degli operatori, forse è il caso di richiamare i principi basici che dovrebbero muovere il produttore di chiusure manuali e motorizzate. Ed è quello che ha fatto l’ing. Giacomo Rito del Laboratorio Safety & Security dell’Istituto Giordano, ente che non necessita di presentazioni, e che si occupa di prove e certificazione di prodotti, sistemi e delle competenze professionali (ex legge 4/2013). Con l’ing. Rito si è fatto un refreshing generale sulla EN 13241 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage, sugli allegati ZA, e naturalmente sulle prove su chiusure motorizzate e non. Prove in laboratorio e prove in opera che l’Istituto esegue anche all’estero, come è stato recentemente in Danimarca per una grande impresa di costruzioni e in Romania per un produttore francese che conosce il Giordano da anni e con cui ha piacere di collaborare. Prove che sempre più frequentemente richiedono anche i nostri fabbri e serramentisti per essere in regola con tutto.

L’opinione dei Fabbri

Claudiu Fer
Claudiu Fer, coordinatore tecnico Confabit

Sul progetto è stato vitale ascoltare l’opinione degli operatori organizzati, come Claudiu Fer, coordinatore tecnico del Consorzio Fabbri Confabit, una rete attiva da 20 anni che raccoglie oltre 250 fabbri (70% al Nord e 30% al Centro e Sud). Il Consorzio nasce per fornire servizi di cui gli operatori hanno bisogno e che sarebbero costosi per il singolo. L’esempio tipico che fa Fer è la marcatura CE, il che significa un sistema di controllo della produzione, un fascicolo tecnico per il cancello o il portone e prove di tipo presso un Organismo Notificato. Come è stato risolto il problema da Confabit? Ricorrendo, come previsto dal Regolamento n. 305/2011, alla procedura dello shared ITT, cioè la condivisione delle prove di tipo effettuate su 33 famiglie di prodotti testate da un ente notificato, T2i. Il tutto completato da un FPC personalizzato come pure da un Fascicolo tecnico “personalizzato e a misura di artigiano”. Peraltro il Consorzio dichiara di operare secondo la legge 14 Gennaio 2013, n.4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate.
Un grande lavoro di gruppo, come si vede, finalizzato da un lato al rispetto delle regole, ma anche alla contrazione di costi che sarebbero impossibili per tutti gli artigiani. Claudiu Fer si è espresso a favore di una norma sull’installazione e sulla formazione degli operatori. Confabit – ha detto – apporterà il proprio valore aggiunto in sede GL 13 visto che è socio UNI.

L’opinione di ACPSI

Giuseppe Vicentini
Giuseppe Vicentini, presidente di ACPSI

Non previsto a programma ma ugualmente apprezzato è stato l’intervento di Pino Vicentini, presidente di ACPSI-Associazione Cancelli e Porte Sicuri, tra i protagonisti della Tavola rotonda sulle chiusure motorizzate al Forum involucro Serramenti di marzo.

Si tratta di un’associazione prettamente locale, milanese, in cui manutentori e ‘verificatori’ si impegnano ad adottare procedure comuni e regole approfondite nel rispetto delle normative armonizzate e delle direttive vigenti. Anche da Vincentini è giunto l’apprezzamento per l’iniziativa ACMI e la conferma della partecipazione ai lavori in sede UNI GL13 per una norma professionalizzante.

Nicola Fornarelli
Nicola Fornarelli

Intascato il via libera del Consorzio Fabbri Confabit e dell’Associazione Cancelli e Porte Sicuri a fine giornata ACMI poteva chiudere con soddisfazione Closing 2019. “Certo, tanto lavoro resta da fare ma oggi tra il tagliafuoco e le linee guida sulle chiusure tecniche è stata veramente una grande giornata” siglava in finale il presidente Nicola Fornarelli preannunciando ai presenti il quasi certo arrivo, a settimane, di un altro strumento straordinario che avranno a disposizione i soci: l’Energy Label per le chiusure industriali e commerciali a cura di EDSF, la federazione europea di cui ACMI fa parte. Allo studio e alle verifiche da lungo tempo, l’Energy Label sarà uno strumento tecnico ma dalla grande valenza commerciale e di marketing. Ne parleremo presto.
(eb)