Economia

Chiusure tecniche. Da IdaExpo 2016 Las Vegas forte slancio su formazione e IoT-Internet of Things

Dal 26 al 30 aprile si è tenuta l’edizione 2016 di IdaExpo, dedicata al mondo delle chiusure tecniche, residenziali e civili, e organizzata e gestita da IDA, International Doors Association

Dal 26 al 30 aprile si è tenuta l’edizione 2016 di IdaExpo. Qui il dott. Guido Zanotti di UCCT, associazione di riferimento nel campo delle chiusure tecniche, ci delinea i tratti essenziali dell’evento.


Si è appena conclusa l’edizione 2016 di IdaExpo, l’evento americano dedicato al mondo delle chiusure tecniche, residenziali e civili. La manifestazione è organizzata e gestita da IDA, International Doors Association, associazione americana che riunisce quasi 2000 rivenditori americani e manutentori di chiusure tecniche. I soci di questa Associazione quindi sono società di installazione, manutenzione e vendita di porte da garage, porte industriali e cancelli, americani, australiani e neozelandesi. UCCT è da diversi anni ormai che collabora con IDA al fine di promuovere lo scambio reciproco di informazioni tecniche, normative e commerciali.

L’evento nello specifico è durato quattro giorni ed è suddiviso in due giornate di meeting tecnici/commerciali/normativi e due giornate di Fiera con numerosi espositori americani ed europei. I visitatori di questo evento sono stati quasi 3.000, tutti altamente specializzati nel settore delle chiusure tecniche.

Fra gli espositori presenti è da rilevare anche la presenza di due aziende Italiane, la Masinara e la Ditta Moreschi, le quali si sono dimostrate molto soddisfatte del progetto IdaExpo e da come è strutturato per chi vuole approcciare il mercato americano al meglio.

I convegni.

Sono state due giornate fittissime di convegni, i cui temi spaziavano da quello tecnico, a quello commerciale fino ad arrivare ovviamente a quello normativo. Quando si parla di norme negli USA si parla soprattutto di norme UL, e più nello specifico del nostro settore la norma di riferimento è la norma UL325 che copre tutto il mondo delle chiusure tecniche e dei relativi componenti.

Fra i vari convegni il più atteso, che è quello conclusivo (presentato da John Zoller and David Bowen, riguarda la previsione per il futuro sia in termini di numeri che di sfide. Partendo dalle sfide, il tema che ha fatto da padrone è il cambiamento che verrà imposto sia a chi produce che a chi installa dallo “IoT” (internet of things). Ossia in un contesto dove internet mette in contatto non solo le persone ma anche le cose (chiusure nella fattispecie) tutto il settore deve prepararsi ad affrontare tecnicamente ed organizzativamente questo cambiamento. 

Un commento finale.

Anzitutto per chi non ha mai visto una fiera americana del settore delle chiusure questa rappresenta il posto giusto, sia da visitare che dove esporre, dando quindi la possibilità di esaminare le aziende e di capire le esigenze del settore. In secondo luogo per chi ci vuole operare deve trovare un partner adatto che conosca il mercato americano e creda nel prodotto offerto. E infine attenti alle norme. La norma UL è una norma volontaria, ma richiamata da tantissimi regolamenti per  l’edilizia quindi soddisfarla è praticamente un obbligo, e avere il marchio UL non è sempre facile o economico… 


Un servizio completo con i dati del mercato americano apparirà sul prossimo numero della rivista Nuova Finestra.