Normativa

Commercializzazione dei prodotti da costruzione. Approvato dal Governo il Decreto

Nella seduta di venerdì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che adegua la normativa nazionale al regolamento prodotti da costruzione n. 305/2017

Via libera, dopo aver raccolto i pareri di Camera e Senato, al decreto sulla commercializzazione dei prodotti da costruzione. Lo ha dato, in esame definitivo, il Consiglio dei Ministri nella seduta di venerdì scorso.

Il provvedimento, si legge in una nota di Palazzo Chigi, mira a semplificare e chiarire il quadro normativo esistente per l’immissione sul mercato dei prodotti da costruzione, nonché a migliorare la trasparenza, l’efficacia e l’armonizzazione delle misure esistenti, per garantire la sicurezza e la qualità delle costruzioni nell’Unione.

Sempre a questo scopo, s’istituisce il Comitato nazionale di coordinamento dei prodotti da costruzione che, tra l’altro, coordinerà le attività delle amministrazioni competenti nel settore e determinerà gli indirizzi volti ad assicurare l’uniformità e il controllo dell’attività di certificazione e prova.

Inoltre, si disciplinano gli adempimenti ai quali è sottoposto il fabbricante, sia nel caso in cui il prodotto rientri nell’ambito di una norma armonizzata, sia nel caso di prodotto conforme ad una valutazione tecnica europea (ETA), e quindi non disciplinato da una norma armonizzata (perché per esempio nuovo e pertanto originale).

Il Decreto è importante per il mondo dei fabbricanti ma anche per i progettisti e direttori lavori. L’art. 5, ad esempio, fissa le condizioni per l’immissione del prodotto sul mercato e per l’impiego dei prodotti da costruzione (come serramenti, infissi e chiusure). Dal canto suo l’art. 6 si diffonde sul contenuto e la fornitura della dichiarazione di prestazione e delle istruzioni e informazioni sulla sicurezza dei prodotti.

Ampio spazio è dedicato al tema del controllo, vigilanza e sanzioni affrontate al Capo IV. Sparisce il carcere ad eccezione dei prodotti strutturali e antincendio ma restano le sanzioni pecuniarie “salvo che il fatto costituisca più grave reato” per fabbricanti, costruttori, direttori lavori, collaudatori e direttori dell’esecuzione nonché per i progettisti che prescrivono prodotti non conformi.

Le Amministrazioni competenti avranno funzioni di vigilanza sul mercato potendo ricorrere alla collaborazione dell’Agenzia delle Dogane o del Corpo della Guardia di Finanza. E in funzione dei diversi ambiti potranno essere coinvolti Provveditorati per le Opere pubbliche il Corpo nazionale dei vigili del Fuoo o le Camere di Commercio.

Attendiamo ora la firma del presidente della Repubblica e quindi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Sul Decreto si diffonderà ampiamente l’avv. Filippo Cafiero al prossimo Forum Serramenti di Bologna 29 giugno (clicca qui).

Per puro dovere di informazione pubblichiamo in allegato la bozza di decreto entrata in Consiglio dei ministri del 9 giugno. Quello che varrà sarà il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

(eb)