Economia

Crediti imposta ecobonus. Arrrivano le banche

Tra le prime, grazie alla propria ampia disponibilità fiscale Intesa Sanpaolo si dichiara pronta ad acquistare i crediti di imposta cedibili

Le banche entrano in campo per i crediti di imposta ecobonus. Tra le primissime, è Intesa Sanpaolo che si dichiara pronta ad acquistare i crediti di imposta cedibili, grazie alla propria ampia disponibilità fiscale e si apre a privati, condomini e imprese interessati all’ecobonus e al sismabonus. Significativo al riguardo il comunicato di Banca Intesa che afferma: “Intesa Sanpaolo grazie alla propria solidità patrimoniale e alla propria ampia capacità fiscale, prevede l’acquisto dei crediti di imposta dei contribuenti, sia nella forma diretta sia attraverso la cessione alle aziende, restituendo in questo modo quella liquidità necessaria al sistema per sostenere gli interventi di riqualificazione, contribuendo al rilancio dell’economia e all’evoluzione del patrimonio immobiliare del Paese in una logica sostenibile.

Privati e aziende potranno quindi contare sulle soluzioni di Intesa Sanpaolo per affrontare gli investimenti di riqualificazione, attraverso un impegno del Gruppo ad acquistare i crediti di imposta affiancato da soluzioni di finanziamenti che sosterranno il periodo intercorrente tra l’avvio dei lavori e la concretizzazione del credito stesso.

Il messaggio ecobonus 110% di Poste Italiane

Le nuove soluzioni saranno disponibili non appena sarà stato definito il quadro normativo a seguito della conversione del Decreto Rilancio in legge e all’emanazione dei regolamenti attuativi previsti dalle norme”.

Molto più prudente BNL che ha approntato una pagina web Ecobonus 110% all’insegna di “Informazioni provvisorie ricavate dal DL 34/2020, art. 119 e 121, «c.d. Decreto Rilancio» in attesa della conversione in legge e delle disposizioni attuative dell’Agenzia delle Entrate”. La pagina è definita ” è in continuo aggiornamento. Ultimo aggiornamento 25/06/2020″. Sic!

In effetti già oggi stesso il Senato approverà il DL Rilancio mentre l’Agenzia delle Entrate fornirà i suoi chiarimenti, sembra, già entro fine luglio.

Molto meno convincente il messaggio di Poste Italiane, vedi qui sopra: preferisce che il cliente faccia i lavori a proprie spese (si comprende così) per poi intervenire acquisendone il credito. Mah…

In ogni caso caso, l’arrivo delle banche dovrebbe servire a ridurre gli attuali costi delle operazioni di cessione del credito.

a cura di EB