Attualità

Decreto Prezzi. Una precisazione

Non sempre ciò che è verosimile è vero: cronaca di un errore (e delle sue spiegazioni)

La notizia “Decreti applicativi. Le Associazioni scrivono a Conte” apparsa il 17 luglio su Guidafinestra ha suscitato la protesta delle Associazioni del settore ivi citate. Nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, così affermava la notizia a mia firma, le Associazioni manifestavano la loro preoccupazione per l’arrivo di un decreto attuativo degli ecobonus 110% e 50% che “introdurrebbe requisiti tecnici che sarebbero penalizzanti per il settore in quanto volti a premiare esclusivamente serramenti perlopiù importati dall’estero, con un’evidente distorsione del mercato a scapito di tutta la filiera di qualità delle nostre imprese fino al consumatore finale”.

Sostenevo che nella lettera si chiedeva “di aprire un confronto con le associazioni scriventi al fine di valutare gli strumenti più opportuni che sappiano coniugare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale con la valorizzazione dei prodotti di qualità tipicamente offerti dalle PMI italiane”.

Ci ha portato fuori strada il fatto che la lettera rispondeva perfettamente al sentiment degli operatori del settore manifestatosi ampiamente nei vari social network del settore, sulla pagina Facebook di Guidafinestra e con interventi puntuali sul nostro sito di operatori, grandi e piccoli, serramentisti e rivenditori, per niente contenti.

La notizia, non autentica, che riportavamo, di fatto elogiava una iniziativa interassociativa. Ciò non toglie che fosse erronea. Era molto verosimile, ma nel giornalismo serio questo non basta. È il motivo per il quale l’abbiamo subito tolta dal sito e per il quale chiediamo scusa i lettori e alle Associazioni coinvolte.

Dopo un atto doveroso, sento il dovere verso i lettori di fornire la mia ricostruzione dei fatti visto il clamore suscitato. Che cosa è dunque successo?

Ho ricevuto la sera di giovedì 16 da una fonte solitamente affidabile, la cui identità rimarrà riservata essendo coperta da segreto professionale, il pdf di una lettera rivolta al Presidente del Consiglio Conte. Dovete sapere che spesso noi giornalisti riceviamo delle veline, degli anticipi di comunicati stampa, spesso accompagnati da note di embargo (tipo “non pubblicare prima delle ore X”, oppure “solo bozza, estrapolare i contenuti ma non le parole). E’ un codice che si rispetta fermamente per proteggere fonti e contenuti.

Nulla nella lettera faceva presumere che si trattasse di una bozza o addirittura di un falso come potrebbe capitare nella nostra professione perché la lettera è assolutamente autentica essendo il pdf firmato da una delle Associazioni citate.
L’analisi dei contenuti del documento, l’attualità degli argomenti, e in particolare le proprietà caratteristiche del pdf mi hanno portato a ritenere autentica la lettera, come lo è, e suscettibile di una notizia importante su Guidafinestra. Il che è stato fatto estraendo dalla lettera il contenuto principale completato dai loghi e dalle firme delle Associazioni e dei loro presidenti, e corredandolo di un commento positivo, all’insegna di “bene, si fa qualcosa per contrastare un decreto punitivo per il settore serramenti”.

Di fronte alla smentita delle Associazioni, non posso far altro che riconoscere un errore che si è tradotto in una “notizia verosimile” affermando quanto il settore del serramento voleva sentirsi dire. Andrò al sodo: le mie scuse a chi dovesse essersi sentito offeso. La deontologia lo impone.
Resta il rimpianto per il fatto che la smentita sia arrivata ben 15 ore senza che nessuno avvisi via sms, mail o whatsapp. Tutti conoscono per bene le mie coordinate, specie gli uomini e le donne delle Associazioni. Sarebbe stato così semplice…

In ultima analisi, e concludendo, va detto che al centro delle attenzioni di tutti, delle Associazioni così come di Nuova Finestra e Guida Finestra, deve essere la risposta al malessere di fondo di un settore bastonato parecchie volte in questi ultimi tempi dalle politiche governative e ministeriali. Non val la pena di prendersela con il termometro se si ha la febbre.

Ennio Braicovich