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Prove di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura

In questo secondo appuntamento, Chemolli Fire, ci parla di UNI EN 1634-3:2005 Prove di resistenza al fuoco e di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura, finestre apribili e loro componenti costruttivi - Parte 3: Prove di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura

Dispersione del fumo: con questa normativa possono essere effettuate prove con fumi a media temperatura a 200 °C (Sm) e fumi freddi (Sa). Viene valutata la perdita in metri cubi ora per metro di lunghezza del giunto, fatta eccezione per quello inferiore. È un tipo di requisito accessorio per molti mercati quali quello italiano, inglese, tedesco e per gli emirati arabi. La tenuta ai fumi fa parte delle prestazioni presenti nello standard di prodotto per porte tagliafuoco e tagliafumo EN 16034.

In Chemolli Fire abbiamo effettuato numerose prove di tenuta al fumo.

Porte tagliafumo: un persidio realmente utile

Vorremmo sottolineare che ciò che salva più vite negli incendi, oltre la prevenzione e la formazione, è una corretta e precisa progettazione dell’esodo e gestione della sicurezza. È risaputo che la protezione attiva e passiva servono a dar tempo alle persone di scappare e ai soccorsi di intervenire, ma chi ha fatto prove al fuoco sa anche che una porta sottoposta a una prova al fuoco fumerà e che negli incendi si muore di più per effetto dei fumi che bruciati vivi, quindi dovrebbero esserci più porte tagliafumo che tagliafuoco ma in realtà, allo stato, è esattamente il contrario.

 

Tenuta ai fumi dei serramenti introdotta anche in Italia con il codice

Recentemente anche il legislatore italiano ha introdotto la tenuta ai fumi dei serramenti, con presidi filtro fumo E 30 Sa, e sempre più saranno richieste. Nel codice di prevenzione incendi è riportato, al paragrafo S.3 (compartimentazione) che “Si applicano le soluzioni conformi per il livello di prestazione II impiegando elementi a tenuta di fumo (Sa) per la chiusura dei vani di compartimentazione fra compartimenti (S.3.2), ovvero, viene lasciata al progettista la facoltà di scegliere il livello III a seguito di valutazione del rischio, che prevede che “tutte le chiusure dei varchi tra compartimenti e vie d’esodo di una stessa attività dovrebbero essere almeno a tenuta di fumi caldi (E) e freddi (Sa). (S.3.3)

Sempre nel codice, nella strategia S.4, esodo, all’articolo S.4.7 si definisce che “Le vie di esodo verticali devono essere protette da vani con resistenza al fuoco determinata secondo il capitolo S.2 e comunque non inferiore alla classe 30 con chiusure dei varchi di comunicazione almeno E 30-Sa.” Ciò anche se si applica il livello II della strategia S.3 della compartimentazione. Inoltre, tra i requisiti aggiuntivi, si specifica che per Rvita Cii1, Cii2, Ciii1, Ciii2, “tutti i locali dove gli occupanti possono dormire siano compartimentati con classe determinata secondo il capitolo S.2, comunque non inferiore a 30 e con chiusure dei vani di comunicazione E 30-Sa.

Con questo, nelle scale protette sono sempre necessarie porte E-Sa.

 

Modellazione anticendio

Nella modellazione di incendio, il parametro fondamentale è RSET, ovvero il tempo necessario per l’esodo degli occupanti.

Le porte a tenuta di fumo “regalano” secondi preziosi all’esodo, affinché esso possa avvenire più ordinatamente anche tutelando le categorie più deboli.

 

Porte tagliafumo: la prova

La prova va effettuata sul supporto normalizzato oppure sul supporto associato qualora la porta sia da installare poi nella pratica su quest’ultimo. Testando sul supporto flessibile, si ha l’estensione al supporto rigido ma non viceversa.

Si comincia realizzando il supporto ed installando la porta come nella pratica sul telaio di prova. In funzione di come sia strutturato il test rig può essere che l’oggetto in prova sia posto su un telaio spostabile (con un carro ponte) oppure direttamente sul macchinario per il test.

 

Perdita di sistema 

Il laboratorio provvede a sigillare le fughe della porta da testare tipicamente con del nastro di alluminio. Il macchinario di prova viene messo in pressione a 10 e 25 Pascal e si rileva il dato della perdita di sistema a temperatura ambiente.

 

Prova di controllo a temperatura ambiente

Rimosse le sigillature, esclusa quella della soglia, si riporta la pressione a 10 e 25 Pascal e si verifica che la perdita non sia superiore a 3 metri cubi l’ora per metro lineare di giunto, chiaramente deducendo dagli strumenti la perdita di sistema.

La lunghezza del giunto incide positivamente nel calcolo, ma porte più grandi potrebbero essere più piegate (e quindi aderire peggio alle guarnizioni sul telaio). Analogamente le porte a due ante hanno un conto matematico più favorevole, ma la natura del giunto centrale comporta tipicamente una maggiore perdita e pertanto passar la prova risulta più critico. A questo punto il lato della porta testato potrebbe essere classificato Sa.

 

Prova a media temperatura, 200 gradi

Si procede poi per quel lato all’effettuazione delle prove a caldo. Si toglie a questo punto la sigillatura della soglia e viene rifatto il ciclo di prova a freddo a 10, 25 Pa, ed anche a 50 Pa, per verificare la tenuta della zona inferiore della porta. Ciò perché nella parte a caldo, la soglia viene testata.

Quindi rilevare una perdita superiore ai limiti o prossima agli stessi a freddo, può far ipotizzare che la prova a caldo darà dei valori di tenuta inferiori. Il nuovo limite però è di 20 metri cubi l’ora di perdita per le porte ad un’anta e di 30 metri cubi l’ora di perdita per le porte a due ante, non rapportati alla lunghezza dei giunti.

Riscaldando la camera a 200 C per 25 minuti, oltre al tempo di riscaldamento, si possono innescare deformazioni delle ante o dei supporti, riduzione della lunghezza delle guarnizioni in gomma e in rari casi piccole alterazioni delle guarnizioni termoespandenti.

 

Prove fumi e prove al fuoco: cosa si pensa succeda, cosa succede realmente

È opinione comune – raccolta, per esempio, a corsi di formazione di progettisti – che per le prove fumi siano determinanti le guarnizioni termoespandenti. Nella nostra esperienza ciò non è assolutamente vero.

La discriminante in tali prove è la tenuta delle guarnizioni di battuta in relazione alle deformazioni dell’anta, e la tenuta della guarnizione inferiore. Normalmente le termoespandenti non fanno a tempo a ninnescarsi.

Le ante tendono, come nella prova al fuoco, ad allontanarsi dai bordi del telaio. Le ante in legno tendono ad accorciarsi dal lato esposto, quelle in ferro ad allungarsi. In entrambi i casi le estremità alta e bassa sul lato serratura risultano le più critiche.

Nella prova a cado il limite di perdita non viene più misurato come nella prova a freddo, ma c’è un limite generale di 20 metri cubi l’ora per le porte ad un’anta e di 30 metri cubi l’ora per le porte a due ante, sempre al netto della perdita di sistema. Terminata la prova da un lato si procede a girare il campione secondo quanto consentito dal test.

Completate le prove la porta potrebbe essere classificata, se tutto va bene, Sa ed Sm (o S200).

La seconda edizione di “Forum Tagliafuoco”

Il 4 marzo 2022, dalle 09:00 alle 17:00, vi aspettiamo per la seconda edizione di “Forum Tagliafuoco”, l’evento biennale delle chiusure tecniche resistenti al fuoco, nella splendida cornice di Villa Fenaroli a Brescia. Stiamo attraversando un periodo frenetico e quello che è accaduto negli ultimi mesi ci ha insegnato che bisogna essere veloci per fare la differenza. Perchè partecipare? Durante la giornata non mancheranno spunti e azioni concrete per delineare le opportunità per i produttori di porte e finestre. Abbiamo coinvolto relatori d’eccezione, tra cui Piergiacomo Cancelliere (Primo Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco presso Ministero dell’Interno – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – nominato Comandante VVFF a Rimini), Paolo Rigone (Direttore Tecnico di UNICMI, coordinatore UNI e membro dei gruppi di normazione al CEN) e Matteo Negretti, vicepresidente di MAIA, che saranno solo alcuni degli autorevoli ospiti.

Sarà una giornata memorabile, come tra l’altro già successo nella precedente edizione del 2019.

Vi invitiamo a visitare il sito web dedicato all’evento e “bloccare” subito il vostro posto!

Per maggiori informazioni consulti il sito internet https://forumtagliafuoco.it/

 

Leggi il primo articolo a cura di Chemolli