Estensione dimensionale di infissi ecobonus? Enea: “no, grazie”

Enea non accetta l’estensione dimensionale della trasmittanza termica degli infissi per le opere da Ecobonus prevista dalle norme europee EN 14351-1, EN 10077-1 e EN 10077-2, da una FAQ del MISE e da una FAQ….Enea

Estensione dimensionale per la trasmittanza termica dei serramenti da ecobonus? No, il calcolo della trasmittanza termica va fatto infisso per infisso, afferma Enea. E quindi non si può utilizzare il disposto della norma UNI EN 14351-1 che prevede che si possano utilizzare i risultati delle prove o dei calcoli di trasmittanza termica per un infisso di determinate dimensioni estendendone, entro certi limiti, i risultati ad infissi di dimensioni inferiori e superiori.

Che il calcolo vada effettuato infisso per infisso lo aveva affermato l’ing. Domenico Prisinzano, responsabile del Laboratorio Supporto Attività Programmatiche per l’efficienza energetica di Enea. Era successo nella prima tornata di Domande & Risposte su Superbonus, ecobonus e infissi organizzata per il Serramentour d’Autunno. Non ne avevo fatto cenno nella prima cronaca (vedi qui) pensando a un errore. Il concetto, purtroppo per noi, è stato ribadito al Serramentour di Roma dove l’esponente di Enea era gentilmente presente in collegamento video per un’altra sessione di Domande & Risposte ai lettori. La domanda rivolta da chi scrive (era stata anticipata il giorno prima via mail) era la seguente:

“Nella prima sessione di domande e risposte di una ventina di giorni fa, Lei affermava che il calcolo della trasmittanza termica andava fatto infisso per infisso. Tre norme europee, la EN 14351-1, la EN 10077-1 e 10077-2, e anche una vostra FAQ, invece affermano il principio dell’estensione dimensionale della trasmittanza termica del serramento campione normalizzato previsto dalla norma sui serramenti esterni EN 14351-1. A chi fare riferimento?”

La risposta dell’ing. Prisinzano è stata: “Secondo me è un falso problema. E lo posso testimoniare di persona. Anche un semplice falegname produce un certificato che riporta le dimensioni dei serramenti e la trasmittanza termica di ogni singolo serramento. Non vedo, quindi, un ostacolo nel dover calcolare la trasmittanza termica per ogni singolo infisso. Il mio falegname che appartiene alla vecchia scuola già lo fa”.

Fa parte della cronaca dell’evento di Roma l’intervento fulmineo di Samuele Broglio, responsabile della normativa di Confartigianato che ha innescato un dibattito tipo ping-pong che qui riporto fedelmente.

Broglio:“La norma europea afferma invece il diritto di utilizzare l’ estensione dimensionale. E la norma UNI EN 14351-1 è una norma armonizzata che è legge…”.
Replica di Prisinzano: “Non vedo alcuna difficoltà nel produrre il documento con le trasmittanze termiche calcolate infisso per infisso. Il mio falegname è in grado di farlo e tutti i certificati dei fornitori di infissi che ho visto offrono la trasmittanza termica infisso per infisso”.
Contro replica di Broglio: “Qui si tratta del rispetto di una norma che è una legge europea”. Il riferimento, per chi non lo sapesse,  è alla sentenza James Elliott Construction della Corte di Giustizia europea, clicca qui.

Conclusioni di Prisinzano: “Cerchiamo di essere pratici nel modo che dicevo poco fa. Non sto parlando di grossi fornitori di infissi ma di artigiani, fabbri o falegnami, che lavorano l’alluminio, il pvc o il legno, e che non hanno avuto difficoltà a rilasciare una certificazione del valore di trasmittanza termica infisso per infisso. Se ci sono difficoltà, ne possiamo parlare. Oggi però con i vetri che esistono è facile raggiungere i nuovi valori di trasmittanza termica che impone l’Ecobonus. Questo lo vedo come falso problema più che un impedimento reale”.

Estensione dimensionale: un dibattito bizantino?

Il dibattito sembrerebbe una disputa bizantina se non avesse delle pesanti conseguenze sui produttori di serramenti. Facciamo un esempio concreto. Supponiamo di essere di fronte a una commessa di infissi in Zona climatica F dove dal 6 ottobre  viene richiesta una trasmittanza termica uguale o inferiore a 1,00 W/m2K e il serramento campione ha un valore di 0,96 W/m2k, e quindi rientra nei limiti di legge. Se dobbiamo offrire a Enea il calcolo della trasmittanza infisso per infisso rischiamo di essere fuori limiti di legge come, ad esempio, nel caso delle finestre piccole come quelle dei bagni, che magari mi fanno 1,2 W/m2k. Ricorrendo all’ estensione dimensionale prevista dalla norma EN 14351-1 anche la finestra del bagno può rientrare all’interno dei limiti previsti dell’ecobonus.

Dove è prevista l’ estensione dimensionale della trasmittanza termica?

Come formulato nella domanda all’ing. Prisinzano, la norma regina per il mondo degli infissi esterni, porte e finestre, la EN 14351-1, contempla questa possibilità all’Allegato C (Normativo) Valori tabellari e estensione dei risultati in funzione delle dimensioni e del design, paragrafo C.1, Caratteristiche delle finestre, Tabella C.1, Clausola 4.10 Estensioni dimensionali.

Una nota a piè della citata Tabella afferma:
Quando è richiesto il calcolo del bilancio energetico e/o delle prestazioni di daylighting di uno specifico edificio, il produttore deve fornire il valore accurato e rilevante dei valori di trasmittanza termica per la dimensione in questione”.

Quindi, a nostro avviso, per la semplice sostituzione delle finestre ai fini dell’ecobonus, il serramentista può avvalersi dell’estensione dimensionale prevista dalla norma EN 14351-1. Quando invece occorre calcolare le dispersioni termiche dell’edificio, ad esempio, per il Superbonus 110% il serramentista è tenuto a fornire i dati di trasmittanza termica puntuale.

Che cosa scrive Enea sulla estensione dimensionale?

Per di più il concetto è affermato anche in una FAQ di Enea, clicca qui, ai fini dell’Ecobonus che qui riprendo per comodità dei lettori

Trasmittanza termica del Serramento campione
4.B Sono un produttore di serramenti e, nella certificazione che sono tenuto a fornire al cliente, devo indicare la trasmittanza termica delle finestre comprensive di infissi. Posso eseguire il calcolo con il metodo semplificato indicato nella norma UNI EN ISO 10077-1 se faccio riferimento a serramenti campione delle dimensioni specificate nella UNI EN 14351-1? E che cosa devo indicare esattamente nella certificazione?

Risposta di Enea

La norma UNI EN 14351-1 Parte 1 specifica che il valore di trasmittanza termica della finestra comprensiva di infisso può essere ricavato o mediante prova di laboratorio o mediante calcolo semplificato secondo UNI EN ISO 10077-1 o ancora mediante calcolo agli elementi finiti secondo UNI EN ISO 10077-2 in combinazione con il calcolo semplificato. Fonti del MiSE hanno precisato che è ammissibile anche detto calcolo semplificato (come peraltro riportato nella sezione “Per i tecnici” del sito) e, per quanto concerne la scelta di finestre campione da utilizzare per il calcolo, può essere utilizzata la tabella E1 della UNI EN 14351-1 con i relativi intervalli di applicazione diretta del calcolo stesso. Quindi nella certificazione per il cliente il produttore deve:
– attestare che i valori della trasmittanza termica degli infissi installati siano conformi a quanto prescritto dal DM 11/3/08 come modificato dal D.M. 26/1/10 (per il calcolo della trasmittanza si può utilizzare l’infisso normalizzato e le regole di estensione della UNI EN 14351-1, in alternativa al calcolo per ogni finestra);
– riportare i valori di trasmittanza termica degli infissi dismessi in un campo appositamente predisposto; qualora tale trasmittanza non sia nota è lecito stimarne i valori. A tal proposito si vedano gli schemi di calcolo alla sezione per i tecnici di questo sito”.

Una FAQ del MISE permette l’estensione dimensionale

Se vogliamo poi aggiungere altri documenti a riprova che non siamo nel torto possiamo attingere alle FAQ del MISE sul Decreto Requisiti Minimi, seconda serie del 1°agosto 2016, (clicca qui) dove al punto 2.54 si chiede:

Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione di secondo livello e di riqualificazione energetica, ai fini dell’ottemperanza del requisito ministeriale, la trasmittanza delle chiusure trasparenti/opache può essere valutata ai sensi delle metodologie di prova o di calcolo, e relative regole di estensione dei risultati, previste dalle norme di prodotto di riferimento per l’apposizione della marcatura CE e dalle norme tecniche ivi richiamate?”

Risposta del MISE

Sì. In particolare per quanto concerne i serramenti soggetti alla norma di prodotto UNI EN 14351-1 la trasmittanza termica può essere valutata ai sensi della norma UNI EN ISO 10077-1 con il metodo del serramento campione/normalizzato e con le relative regole di estensione dei risultati previsti dalla UNI EN 14351-1 stessa così come indicato anche dalle regole di accesso alle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di sostituzione delle chiusure trasparenti/opache.
Per la valutazione della trasmittanza termica delle porte industriali, commerciali e da garage sono di riferimento le norme UNI EN 13241- 1, UNI EN 12428, UNI EN ISO 10077-1 ed UNI EN ISO 10077-2.
Per la valutazione della trasmittanza termica delle porte pedonali motorizzate (automatiche) sono di riferimento le norme UNI EN 16361, UNI EN ISO 12567-1, UNI EN ISO 10077-1 e UNI EN ISO 10077-2”.

Tanto dovevamo ai lettori per chiarezza sull’argomento. Dobbiamo solo ringraziare il Serramentour e chi lo ha appoggiato che ha permesso che emergessero alcune aree grigie che speriamo presto si dissolvano. Come scritto nella notizia precedente sarebbe solo un bene se i tecnici di Enea e gli esperti normatori delle Associazioni di riferimento si incontrassero.

Ringrazio l’ing. Giovanni Tisi per la verifica di quanto esposto

a cura di Ennio Braicovich