Normativa

Forum Involucro e Serramenti 2015: EN 16034, serramenti resistenti all’incendio 

Il dott. Paolo Mele del CSI, illustra cosa cambia con l’arrivo della norma EN 16034, che comporterà l’allineamento dei prodotti sul territorio nazionale con il sistema di classificazione europeo EN 13501-2 “Classificazione al fuoco dei prodotti e elementi da costruzione - Parte 2: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione”  

La norma interessa i serramenti resistenti all’incendio, mantenendo porte e elementi di chiusura omologate DM 21-6-2004 e inserendo le finestre apribili e le operable fabric curtains. Una novità fondamentale della norma è il recepimento del sistema di classificazione europeo, con l’introduzione del requisito C, indipendente dalle classificazioni di resistenza al fuoco e/o tenuta ai fumi, relativo al dispositivo di autochiusura, e che si applica alle porte E, EI1, EI2, EW, alle porte a tenuta di fumo Sa o S200. Il requisito di autochiusura, in più, dovrà essere esplicitamente dichiarato dal fabbricante nella DoP, indicando una categoria d’uso in funzione del numero di cicli che la porta riesce a garantire. La norma EN 16034 stabilisce 6 categorie d’uso – che vanno da C0 a C5 – e i requisiti a cui deve rispondere la porta dopo il numero di cicli relativi alla categoria dichiarata: deve rimanere nelle tolleranze tamente invisibile ad eccezione delle grigliette verticali per l’afflusso e il deflusso dell’aria interna e delle grigliette orizzontali che hanno la funzione di portare verso l’esterno l’acqua di condensa.

 

Sul lato interno sono invece visibili due griglie posizionate in verticale – una per l’aria in entrata e l’altra per l’aria in uscita – e tra le due dei pulsanti atti alla regolazione della ventilazione, che può avvenire su 4 livelli, da 1 fino alla modalità Turbo (39mc/h). Il fatto che ogni serramento è dotato di sistema VMC, permette la personalizzazione dell’utilizzo in ciascun ambiente. Il cuore del sistema è composto da due ventole, una in aspirazione e una in evacuazione, completato da uno scambiatore di calore che ha la funzione di cedere all’aria in entrata l’energia termica dell’aria in uscita, con un grado di efficienza fino al 93%. La manutenzione è molto semplice: basta aprire l’anta del serramento e tramite uno sportellino si interviene sul filtro antipolvere e antipolline. Il sistema VMC ha inoltre degli automatismi che consentono, una volta misurata l’umidità presente all’interno del locale, di attivarsi per riportare al comfort ideale lo spazio interno: può essere disattivata dall’utente, e si disattiva automaticamente quando la temperatura esterna è maggiore della temperatura interna. previste dai gap della 1634-1, e non presentare deformazioni o rotture.

 

L’introduzione delle categorie d’uso è importante anche dal punto di vista progettuale, perché vorrà dire selezionare una porta in funzione dell’uso a cui è destinata. Un’altra importante novità, se verrà confermata dall’aggiornamento della normativa italiana antincendio, è costituita dalla possibilità di introdurre una nuova tipologia di serramenti resistenti all’incendio: le cosiddette porte a tenuta di fumo secondo EN1634-3. Relativamente a questo punto è importante comprendere che il requisito di integrità E, che già compare nei regolamenti nazionali, non è necessariamente alternativo al requisito di tenuta al fumo S. Inoltre poiché la EN 16034 riguarda solo le porte con il requisito E e/o S, dovrà essere applicata la norma armonizzata pertinente allo specifico prodotto, dove richiesto. Un serramento resistente all’incendio sarà soggetto all’AVCP – sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione – che introduce la sorveglianza con periodicità annuale del controllo di produzione in fabbrica – FPC – da parte dell’ente di certificazione sia del processo di produzione che dei piani di prova interni previsti dal fabbricante. La norma EN 16034 prevede che i componenti utilizzati siano specificati, e che deve essere previsto uno schema d’ispezione per assicurare la loro conformità, tenendo inoltre conto che molti dei componenti presenti nelle porte tagliafuoco e a tenuta di fumo sono comunque soggetti a marcatura CE. Il dott. Mele pone l’attenzione infine sul fatto che, considerando i requisiti proposti da questa norma e richiamati nell’allegato ZA che vale per tutti i Paesi membri, “la nuova generazione di serramenti si avvia a diventare un prodotto industriale con un mercato sovranazionale”.