Come si installa

Progetto di posa. E se ricorressimo ai metodi tabellari?

E’ questa la proposta del direttore dell’organismo di certificazione Certi.s, ing. Roberto Baldo, che afferma: “adottare procedure semplificate per identificare una istruzione di posa potrebbe essere di aiuto al posatore quando non è disponibile un progetto di posa”.

 

Il progettista, il posatore e la posa. Questo è stato un argomento tra i più seguiti nelle scorse settimane. E rimane tuttora attuale. Tutto è partito da un intervento dell’esperto Piero Mariotto che poneva sostanzialmente una domanda molto, molto semplice “Chi deve progettare i giunti di posa dei serramenti?”. Alla domanda che sappiamo avere risposte plurime ha replicato chiaramente in ben sei puntate il normatore europeo Samuele Broglio. Chiudeva il dibattito l’ing. Giovanni Tisi che invitava tutte le parti in gioco a prendersi le proprie responsabilità (e non certamente, come succede, quelle degli altri) quando si parla di progetto di posa dei serramenti.

Rimaneva un punto in sospeso: che fare in concreto, nella pratica quotidiana, quando non è disponibile un progetto di posa? La risposta viene da una proposta che lancia da questae pagine al mondo del serramento l’ing. Roberto Baldo, direttore di Certi.s, organismo di certificazione delle persone, tra cui anche il personale di posa.

Verso la configurazione del nodo di posa

E’ una proposta che supera, quando necessario, il concetto di progetto di posa per approdare a quello di configurazione del nodo di posa. Sempre ricorrendo a metodi semplificati e possibilmente tabellari. Ci sembra una proposta molto interessante e pratica da dibattere e magari da adottare in occasione della prossima revisione delle norme sulla posa. Saremmo lieti di sentire le vostre opinioni in merito. (EB)


Il progettista, il posatore e il progetto di posa

Roberto Baldo, Certi
Roberto Baldo, Certi.s

La trattazione della tematica relativa alla progettazione dei sistemi di posa condotta negli articoli precedenti è senza dubbio molto avvincente e articolata. Un interessante punto di vista su questo argomento può derivare dalla nostra esperienza in qualità di organismo di certificazione delle persone. Questa esperienza è maturata negli ultimi anni nello svolgimento degli esami di certificazione ai posatori di serramenti. L’esame è composto almeno da una parte teorica ed una pratica.

Dai colloqui con chi posa veramente

Nel corso di queste parti si trattano i temi relativi ai prodotti, alla posa e alle responsabilità delle diverse figure che intervengono nel processo di progettazione, vendita e installazione dei serramenti stessi. In questo articolo si desidera riportare alcune delle considerazioni raccolte a margine degli esami condotti. Esse provengono dal dialogo che talvolta avviene tra esaminatore e candidato riferito alle condizioni generali legate all’attuale situazione lavorativa.

I requisiti del posatore ex UNI 11673-2

Nella conduzione degli esami si prende a riferimento la norma UNI 11673-2, che riporta i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti. Tale norma elenca i compiti che deve essere in grado di svolgere il posatore, declinati sulla base della specializzazione delle diverse figure professionali. Sono riportati dei riferimenti al progetto di posa, o istruzioni di posa, ma non in termini di stesura quanto di applicazione e fattibilità materiale.

Posatore senior e caposquadra

In particolare, tra i compiti elencati per il posatore senior, la norma riporta il “verificare le particolarità del contesto di posa alle specifiche del progetto di posa o delle istruzioni di posa” e tra le sue abilità, quella di “prendere atto e analizzare le specifiche del progetto di posa o delle istruzioni di posa”. Analogamente, tra i compiti elencati per il posatore caposquadra, la norma riporta il “Relazionarsi con committente, progettista e direttore lavori in merito alle soluzioni operative da attuare, in considerazione delle specifiche di progetto e del contesto cantieristico e delle verifiche finali delle opere (collaudi)” e tra le sue conoscenze, quella “dei criteri di progettazione esecutiva per la posa in opera dei serramenti, degli eventuali componenti aggiuntivi/accessori e materiali e prodotti complementari”.

Che fare senza progetto di posa?

La lettura della norma porta ad escludere, pertanto, che il posatore di serramenti abbia il compito di cimentarsi nella stesura di progetti di posa o istruzioni di posa.

Eppure, come evidenziato anche dagli articoli precedenti, in molti casi il posatore si trova ad operare senza che gli sia fornito un progetto o delle istruzioni di posa. Dal confronto con i professionisti del settore è emerso che nella maggiore parte di questi casi il posatore fa ricorso alla sua esperienza per proporre una configurazione di posa che riprenda casi simili già affrontati, per i quali era stata svolta l’attività di stesura del progetto di posa. In altre parole, adotta una semplificazione riproducendo con una ragionevole prudenza soluzioni già studiate adottandole allo specifico contesto di posa.

Adottare procedure semplificate

L’adottare procedure semplificate per identificare una istruzione di posa potrebbe essere di aiuto al posatore quando non è disponibile un progetto di posa. Una procedura semplificata potrebbe essere costituita dall’utilizzo di metodi tabellari per la scelta dei componenti e accessori di posa, sulla base di indicazioni di contesto note, quali le prestazioni del serramento e la tipologia del vano di posa.

L’utilizzo di procedure tabellari è già utilizzato ad esempio in alcune norme armonizzate di prodotto, per la determinazione, senza esecuzione di prove, di alcune prestazioni. Così avviene nella norma EN 14351-1 per la determinazione dell’isolamento acustico delle finestre.

Pro e contro i metodi tabellari

L’utilizzo di procedure tabellari significa abbandonare l’approccio prestazionale per seguire quello prescrittivo con la conseguente introduzione di approssimazioni e fattori di sicurezza maggiori. Nell’ambito della posa di serramenti, questo approccio comporta, ad esempio, l’utilizzo di alcuni prodotti per la posa maggiormente performanti o sovra dimensionati al fine di garantire che si mantengano le prestazioni dichiarate dal produttore del serramento.

Il metodo tabellare potrebbe costituire un utile strumento per il posatore nel caso in cui il committente non sia alla ricerca di soluzioni ad alte prestazioni, ma prediliga un intervento più economico, e che non richieda di sostenere i costi di una progettazione specifica del nodo del serramento. Nei casi in cui si presentino condizioni al contorno critiche (ad esempio condizioni ambientali particolarmente severe) o in cui il committente voglia realizzazioni con particolari prestazioni, il ricorso alla progettazione specifica rimane la pratica più efficace per ottenere i risultati attesi.

Diffondere la cultura della posa

L’attenzione alle modalità e ai prodotti per la posa è maturata nell’ultimo decennio. Ed ancora oggi si riscontra una maggiore focalizzazione sul prodotto piuttosto che su come andrà collocato in opera, e quindi come si comporterà nel tempo. La cultura della posa si sta diffondendo. I suoi primi promotori devono essere coloro che sono impegnati nelle vendite, che dovrebbero illustrare e valorizzare le tematiche della posa e manutenzione dei serramenti quanto quella dei serramenti stessi.

Oggi, dicendo di vivere in un luogo ventoso dove piove e nevica molto, l’avventore di un autosalone si vede proporre immediatamente una bella auto a trazione integrale. E senza alcun accenno al tipo di pneumatici, che sono l’elemento che garantisce l’aderenza. Se lo stesso avventore entra in uno show-room di serramenti, gli sarà proposto solo un bel serramento con alte prestazioni alle prove aria-acqua-vento?

ing. Roberto Baldo, direttore di Certi.s*

*Certis* è Organismo di Certificazione anche del personale, tra cui i posatori di serramenti. In questo campo, nel giro di meno di due anni, ha certificato oltre 3000 figure professionali assumendo una posizione di primazia per numero di certificazioni rilasciate (dati al 4 novembre 2021).

a cura di Ennio Braicovich