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Lombardia. In zona climatica F serramenti in legno “in pericolo”, denunciano l’ing. Tisi e i falegnami

A causa della nuova legislazione energetica di Regione Lombardia. A rischio anche gli infissi in alluminio. L’ing. Giovanni Tisi: “I requisiti minimi mettono a rischio i serramenti in rovere"

La delibera e il decreto di Regione Lombardia che anticipano al 2016 la legislazione sugli edifici a energia quasi zero (vedi news)comincia a suscitare preoccupazione nel settore del serramento in legno. Le prime preoccupazioni le manifesta l’ing Giovanni Tisi, consulente di serramentisti lombardi. Lo fa con un post dal suo blog all’interno del sito della Ferramenta Venerota (www.venerota.com) dal titolo ironico “Requisiti minimi: noi lombardi siamo sempre ….i migliori”. E i primi commenti dei falegnami sono altrettanto preoccupati.

Ecco la sua nota:

“Adattando al nostro territorio le prescrizioni contenute nel Decreto Requisiti Minimi del 26 giugno, i nostri legislatori locali non sono riusciti a trattenersi dall'essere sempre 'I MIGLIORI', 'I PRIMI'. Pertanto, da noi, le trasmittanze limite che nel resto della Repubblica entreranno in vigore gradatamente, lasciando il tempo al mercato per i necessari aggiustamenti, vengono immantinente applicate a partire dal 1.1.2016

Non sono banalità, come abbiamo già detto: in zona E si scende a 1.4  e in zona F addirittura a 1.0 W/m2K

Nessuno contesta che sia utile, benefico e necessario.  Magari, per una volta, arrivare secondi non era poi male: in tre mesi non si può certo cambiare linea di prodotto, non si possono dismettere i serramenti in legno duro (rovere), non si può costringere i clienti a montare sempre e solo 3 vetri. Non si può dire, da un giorno all'altro, che i serramenti in alluminio non si possono più fare.

Io spero in una proroga; anzi, spero in una completa resipiscenza, non fosse altro che basata sull'osservazione che, all'improvviso, questi limiti di legge diventano più bassi di quelli necessari all'incentivazione. Ma ci spero poco.   Andrà a finire come per la norma sui vetri di sicurezza: arriverà la proroga DOPO che la legge avrà fatto danni”.

I primi commenti sul blog da parte degli operatori non si sono fatti attendere. Ne citiamo due:

Ad esempio, tra l'incredulo e l'allibito, ArtLegno scrive: “Noi lavoriamo prevalentemente in zona E e per arrivare a 1.4 non possiamo più proporre i serramenti in rovere? E' possibile?”

E LegnoArredo aggiunge: “Ho fatto proprio oggi un preventivo di serramenti in legno pino lamellare o larice lamellare e mi chiedevano un vetro con una trasmittanza Ug di 0,5 W/mqk e una trasmittanza complessiva serramento più vetro di 0,9 W/mqK. Ho utilizzato un vetro 3+3 basso emissivo zero/16 gas/4/16gas/3+3 basso emissivo zero con canalina bordo caldo e nella maggior parte delle misure arrivo ad una trasmittanza totale di 0,98 ma in altre sono ancora a 1,1/1,2;certamente i costi per arrivare a queste trasmittanze non sono indifferenti.

Anche solo raggiungere 1,4 significa utilizzare di base lo spessore 80 con triplo vetro/gas/canalina bordo caldo… e soprattutto nelle ristrutturazioni (quindi l'80% dei lavori odierni) dove le dimensioni dei serrramenti non sono certo grandi (e magari due ante) non sarà facile raggiungere questi valori……!!! In questo periodo in cui già è difficile “vendere” …. mi sembra assurdo inserire (in anticipo) limiti così restrittivi con costi elevati per poterli raggiungere…..!”

Foto: nell'immagine una realizzazione di ArtLegno