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Il serramentista Odoardi: “Grande preoccupazione” per l’Ecobonus scontato in fattura

Serramentista, presidente di Cna Pescara, revisore dei conti in Unicmi: “…... in pratica da un lato si concede un pagamento a 1800 giorni che peraltro se non si è capienti non si riceverà mai”

Cristian Odoardi, 45 anni, serramentista, presidente di Cna Pescara, revisore dei conti in Unicmi e suo esponente, non si trattiene quando gli chiediamo che cosa pensi dell’ecobonus scontato direttamente in fattura previsto dall’art. 10 del DL Crescita (vedi news. Il suo commento si aggiunge a quello di tanti imprenditori, produttori, artigiani e rivenditori di porte e finestre, che non lesinano critiche sulla pagina Facebook di guidafinestra (clicca qui) o le fanno pervenire direttamente alla redazione come Roberto Galli di Italserramenti, Samuele Broglio de La Falegnameria, Luis Oberrauch di Finstral….Così Odoardi, qui ripreso nel suo showroom di porte e finestre, scrive di getto alla redazione:

“E’ indubbio che questo provvedimento sia assurdo e addirittura recessivo portando ad uno stress finanziario le aziende del settore. Lo chiamano il DL Crescita. A me sembra che l’unica cosa che cresce sia l’ego smisurato dei campioni che l’hanno generato senza avere per niente cognizione di causa delle ricadute effettive sulle imprese ma pensando solo ed esclusivamente a fare campagna elettorale.

Credo che nessun serramentista sia in grado di “anticipare” il 50% dei corrispettivi a fronte di un ipotetico recupero come credito di imposta nei 5 anni successivi… in pratica da un lato si concede un pagamento a 1800 giorni che peraltro se non si è capienti non si riceverà mai e dall’altro si pongono le aziende ulteriormente in difficoltà finanziaria e di liquidità.

Si apre uno scenario davvero cupo che vedrà tanti piccoli e medi imprenditori alzare bandiera bianca… forse solo alcuni grandi player (non necessariamente produttori di serramenti) potranno avere capacità finanziaria per fare queste operazioni.
Sono molto preoccupato, ma non solo per la mia azienda o la mia categoria lavorativa ma più in generale per il nostro paese che purtroppo è ostaggio di incompetenti che sono solo bravi a fare i forti con i deboli e i deboli con i forti.

Credo sarà inevitabile un’alzata di scudi da parte delle associazioni di categoria, prepariamoci alla battaglia”.