Progetti

Da OMA Masterplan per gli ex scali ferroviari a Milano

Un masterplan riqualificherà gli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo a Milano.

OMA, studio di progettazione fondato dall’arch. Rem Koolhaas, si è aggiudicato il concorso internazionale per il masterplan degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo a Milano insieme al giovane studio milanese Laboratorio Permanente e a un gruppo multidisciplinare.

OMA è uno studio di progettazione di origine olandese che oramai ha uffici in mezzo mondo: Rotterdam, Hong Kong, Pechino, Doha, Dubai, New York e Sydney. Ha lavorato anche in Italia. Nel 2014 Rem Koolhaas è stato curatore della Biennale di Venezia organizzando la mostra “Fundamentals” ovvero ciò che è alla base di tutto. Non una rassegna di progetti ma, come indica il tema principale, “il risultato di un laboratorio di ricerca sull’architettura” che ha dato adeguato risalto anche ai componenti finestrati. Sempre a Venezia, su incarico della famiglia Benetton, OMA ha progettato il restauro del Fondaco dei Tedeschi (datato 1228) con trasformazione in megastore.

Il masterplan degli ex scali ferroviari milanesi dello studio di progettazione “olandese” si basa sul principio di priorità che le condizioni climatiche e ambientali delle città debbono dare ai propri cittadini. Due i nuovi dispositivi ambientali proposti: allo scalo Farini, un grande bosco lineare in grado di raffreddare i venti caldi provenienti da sud-ovest e di depurare l’aria dalle particelle più tossiche. A San Cristoforo lo sfruttamento del reticolo idrico del territorio milanese facendolo riaffiorare nell’area per generare un sistema di rogge e bacini di depurazione. Qui le acque verranno immesse poi in una lunga vasca balneabile prima di defluire nel Parco Sud.

Per l’area Farini è stata proposta da OMA una fascia di alberi lungo tutto il versante sud-ovest dell’area, su entrambi i lati della ferrovia, per il tempo libero all’aperto con lo scopo di ridurre l’isola di calore generata dalla città e filtrare l’inquinamento trasportato dal vento. Nel grande parco verrà riprodotta l’orditura del tessuto urbano adiacente. Le strutture esistenti (in tutto quasi 49mila mq) vengono tutte conservate e riutilizzate per servizi pubblici, in continuità con quelli esistenti fra cui un auditorium, un centro sportivo, un polo scolastico, residenze temporanee per artisti.

(mt)

 

 

a cura di mt