Normativa

Porte sulle vie di esodo: quali i documenti?

Che documenti per le porte sulle vie di esodo?

Alla domanda di un operatore risponde l’ing. Gianrico Delfino di Acmi. Nel caso in cui le porte sulle vie di esodo separino ambienti a clima diverso (come ambienti climatizzati e ambienti non climatizzati) entrano in gioco anche altri regolamenti e quindi può essere utile questa nota


Un nostro cliente che ha acquistato una porta multiuso a due battenti – non Rei – completa di maniglione antipanico doppio e serratura elettrica sca1. Ci chiede di compilare e sottoscrivere il modulo dei Vigili del fuoco in oggetto al fine di presentare la Scia. Sostiene che lo si deve compilare ugualmente anche se il prodotto fornito non è né REI né sottoposto a prove di resistenza al fuoco.

In particolare dice che il suo tecnico vuole questa certificazione compilata in relazione al maniglione e alla serratura e che si può indicare a fianco della descrizione della porta la dicitura _NON REI_ .

Si tratta di uscita di sicurezza installata in un negozio.

Abbiamo già consegnato sia la dichiarazione di corretta posa in opera su nostra carta intestata che le certificazioni degli accessori utilizzati. Che cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo comportarci?

Rivenditore porte antincendio


Le dichiarazioni per le porte sulle vie di esodo

Premetto che, per la sicurezza antincendio, è importante sia la compartimentazione (e quindi il buon funzionamento delle porte tagliafuoco), sia la facilità d’esodo (e quindi il buon funzionamento delle porte su via di fuga). Detto questo, di seguito gli obblighi legislativi.

Le dichiarazioni necessarie

-Il decreto 21 giugno 2004: richiede obbligatoriamente la dichiarazione di corretta posa per le porte antincendio.

-Il decreto 4 novembre 2004: richiede obbligatoriamente la dichiarazione di corretta posa per i dispositivi di apertura delle porte su via d’esodo (maniglioni e maniglie).

In quest’ultimo caso è superfluo dire che un maniglione ben montato su una porta montata male (ad esempio che striscia per terra) non raggiunge lo scopo ed è quindi compito di chi monta il dispositivo verificare anche questo aspetto ed eventualmente segnalare l’anomalia.

Ing. Gianrico Delfino, responsabile Divisione Tagliafuoco di Acmi


 

a cura di EB