Economia

Prezzi dell’acciaio in edilizia e nella serramentistica. Che succede?

Acciaio: viaggio nel mondo dei prezzi delle materie prime di grande utilizzo in edilizia e in particolare nella serramentistica

Continua il nostro viaggio nel mondo dei prezzi delle materie prime di grande utilizzo in edilizia e in particolare nella serramentistica. Dopo l’alluminio (vedi qui) è la volta dell’acciaio la cui corsa verso l’alto sembra inarrestabile (vedi qui). Anche qui sentiamo degli operatori collocati in diversi punti della filiera i quali possono fornirci i differenti gradi della temperatura di un sistema attualmente molto sollecitato.

Sono Barbara Ramaioli, titolare e socia dell’azienda La-Fer dei f.lli Ramaioli di Cantù (Como) e l’ing. Alberto Agostini, amministratore delegato di Secco Sistemi.

La-Fer con 13 dipendenti trasforma acciaio e alluminio per l’edilizia. Produce carpenteria metallica medio-leggera e serramenti in acciaio e in alluminio. Il fatturato è equamente suddiviso tra i due materiali.

Barbara Ramaioli

Barbara Ramaioli, peraltro, da qualche mese è stata eletta per acclamazione presidente nazionale di Confartigianato Carpenteria Meccanica e rappresenta i carpentieri metallici e i serramentisti del metallo.

“Sui prezzi come Confederazione – spiega subito -abbiamo già iniziato diverse azioni: anzitutto un’indagine sul territorio per capire la portata del fenomeno, quindi un’analisi dal nostro Ufficio studi e l’invio di una lettera al ministro dello sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che esprime la nostra  forte preoccupazione. Infine, un’intervista sul Sole24 ore del nostro presidente Granelli con un accento rimarcato sul rincaro metalli”.

Fin qui la più che doverosa parte ufficiale. Poi, si scende nel dettaglio dell’operatività quotidiana dell’azienda: “Ferro, alluminio, astine del taglio termico, vernici, accessori, ferramenta: tutto è aumentato in maniera prodigiosa. Ora pure le serrature sono aumentate. Se è vero che gli aumenti sono iniziati a fine estate, noi trasformatori ce ne siamo accorti a fine anno. L’aumento repentino è stato avvertito ai primi del ‘21 e continua tutt’oggi. E i fornitori fanno offerte con il contagocce, giorno per giorno”.

Prezzi e materiali con il contagocce

Le conseguenze degli aumenti dei prezzi possono essere davvero drammatiche per chi lavora come La-Fer per il settore pubblico. Denuncia Ramaioli: “I contratti d’appalto non prevedono aumenti di prezzi che in questo caso sono veramente importanti. Le aziende non li possono assorbire. Non è neanche facile recedere dai contratti perché in seguito si verrebbe penalizzati nelle gare successive”.

Tuttavia, anche chi lavora per i privati non ride affatto: “Oggi è penalizzato anche chi lavora con il privato. Perché dal preventivo all’accettazione passa parecchio tempo e nel frattempo i prezzi volano. Poi, dall’accettazione all’avvio della produzione passa altro tempo, a volte mesi e mesi. Perché in mezzo ci sono i rilievi, la progettazione, i tempi burocratici e quindi è difficile convincere un cliente che nel frattempo il materiale è aumentato tanto”.

Particolarmente dura è la situazione nel settore dell’acciaio per carpenteria: tubi, piatti, laminati e travi. Gli aumenti sono stati fortissimi e c’è carenza di materiale. Meno dura è la situazione per i profili in acciaio per serramenti forniti da Forster e Jansen che hanno subito aumenti molto contenuti. “Del resto – rileva la presidente nazionale di Confartigianato Carpenteria Meccanica– sono già profili molto costosi  e l’incidenza della materia prima è relativa”.

Quanto al mercato della carpenteria e dei serramenti, la sensazione è che il Superbonus non abbia ancora fatto sentire i suoi effetti. “I tempi sono lunghi, molto lunghi. E almeno qui dalle nostre parti, in Brianza, i lavori non sono ancora partiti. C’è solo da sperare che il provvedimento venga prorogato” conclude l’esponente di Confartigianato.

Prezzi da speculazione

Alberto Agostini Mascherine
Alberto Agostini

“Acciaio alle stelle? Non solo l’acciaio, ma anche l’ottone, le plastiche, il pvc, la gomma… tutto è aumentato in maniera spropositata. C’è difficoltà nel reperire il materiale. Per fortuna abbiamo fatto degli ordini per tempo. A marzo abbiamo già fissato gli acquisti per ottobre/novembre/dicembre. Siamo stati previdenti negli acquisti e me ne vanto”. Così, senza mezzi termini, esordisce l’ing. Alberto Agostini, amministratore delegato di Secco Sistemi, produttore di sistemi per serramenti in acciaio, inox e corten e in bronzo, e continua: “La situazione delle forniture del materiale è molto tesa. Chi cerca oggi l’acciaio per il mese prossimo, non lo trova. Se chiedi lo zincato te lo danno per settembre e ottobre. Idem per l’ottone. Avendo gli stessi fornitori da anni, a noi il materiale lo danno. E le quantità ci sono. C’è chi ce lo chiede ma non lo diamo. Oggi farei i soldi ma noi lo dobbiamo dare ai clienti”.

E i prezzi? “Neanche da discutere. Li devi accettare. Il prezzo non lo discuti perché lo fanno loro, i fornitori”.

Gli aumenti sono importanti, almeno del 50% rispetto a un anno fa e il tutto si ripercuote a valle. Veniamo alle cause. Cina, Usa, la ripresa mondiale ma non basta perché “tutto sommato – avverte Agostini quanto sta succedendo è un bel segnale”. Strabuzzo gli occhi. “Sì, proprio così, è un bel segnale che viene dal mondo della finanza. Significa che la finanza crede nella ripresa. Non a caso le borse a livello mondiale stanno andando benissimo. C’è fiducia. La finanza internazionale ha visto che i vaccini funzionano e che il Covid può essere vinto. Il che è la premessa per un ritorno a una vita normale. E quindi interviene la finanza internazionale. Non ha a caso i fondi delle materie prime stanno andando alla grande e stanno facendo mancare artificialmente il materiale, per aumentare i prezzi. Si investe 1000 per guadagnare 2000. Così si assiste alla ripartenza dell’inflazione, il che vuol dire che i mercati funzionano. Ovviamente non ho le prove per dimostrare questa ipotesi tuttavia i fatti sono questi…”.

Quanto all’andamento dell’azienda, l’amministratore delegato di Secco Sistemi gioca il sotto tono: “Non possiamo lamentarci. Siamo cresciuti oltre i 20 milioni, i margini sono in crescita, l’export cresce oltre quota 50%, i mercati interno e internazionale ci premiano…”. In tempi di pandemia non è per niente male.

a cura di Ennio Braicovich