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Prove su facciate. Banco AAMA 501-1 per Istituto Giordano

Il generatore di vento realizzato con pale d’elica da 2 metri viene utilizzato per valutare la tenuta all’acqua delle facciate continue di grattacieli, in condizione di tempesta tropicale

Ora all’ Istituto Giordano si possono effettuare prove di tenuta all’acqua in condizioni molto simili a quelle di una tempesta tropicale. Questo grazie a un nuovo banco per prove AAMA con pale da 2 metri per un’apertura totale di 4 metri. La strumentazione che prende energia da grande motore da camion è dotata di una elica d’aereo con pale lunghe 2 metri da 800 giri al minuto, che provoca effetti molto simili a quelli di una tempesta tropicale.

Preannunciato da tempo (vedi news) il banco prove AAMA fa parte di un programma di nuove apparecchiature di prova e di accreditamento ideato per meglio supportare i clienti italiani dell’Istituto che operano nell’America del Nord.

Prove di tenuta su facciate continue di grattacieli

Pensato e progettato interamente dagli ingegneri meccanici ed elettronici di Istituto Giordano, questo generatore di vento viene utilizzato per valutare la tenuta all’acqua delle facciate continue di grattacieli, in condizione di forte turbolenza atmosferica. Unico nel panorama italiano e forse europeo, è stato realizzato secondo la norma americana AAMA 501-1 e la norma inglese CWCT.

Se per il mercato italiano l’argomento è relativamente nuovo, per chi commercializza facciate continue e serramenti in America, Gran Bretagna e in paesi extraeuropei (in particolare Emirati Arabi e paesi mediorientali),  la AAMA 501.1 è una prova standard obbligatoria, dettata dalla necessità di impiegare prodotti sempre più resistenti e in grado di proteggere le opere dalle forti perturbazioni atmosferiche tipiche di tali zone.

La prova ha, inoltre, ottenuto l’accreditamento ISO/IEC 17025 da parte di ACCREDIA.

Riflettendo su questa nuova dotazione dell’Istituto l’amministratore delegato Sara Giordano così commenta: “Questa strumentazione ha avuto una lunga progettazione per via delle incognite sull’utilizzo di una elica d’aereo non progettata allo scopo di spingere aria. Tali incognite, oltre alla sua movimentazione meccanica ed all’energia necessaria al suo funzionamento, hanno impegnato lo staff dei nostri ingegneri per oltre un anno. Ora, alle soglie della sua messa in funzione si riscontra già un pieno di prenotazioni del banco prove che scollina il 2020 ed arriva ai primi mesi del 2021. Sicuramente sarà una prova che diventerà protagonista del futuro dei serramentisti e dei facciatisti che hanno mercati internazionali, ma non escludo che anche per l’Italia si possa in un futuro pensare alla necessità di test così estremi vista l’evoluzione del clima anche da noi”.

a cura di Ennio Braicovich