Economia

Tecnologie per il legno: i dati definitivi del 2014 nell’Annual Report Acimall

Il quadro si presenta migliore secondo Acimall: +8,6% nel 2014 pari a 1669 milioni di euro. L’export è sempre forte 75% del totale con un +2,7% e il mercato nazionale segna +9,1%

L’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale del settore delle macchine attrezzature per la lavorazione del legno ha reso noti i dati definitivi del 2014 del settore.
“In una stagione economica alquanto “confusa” non è stato facile – riferisce l’Associazione – avere i dati definitivi sull’andamento del settore delle macchine e delle tecnologie per il legno e i suoi derivati nel 2014. L’andamento altalenante dell’anno ha in parte influito su questo ritardo, condizionando le rilevazioni e consigliando agli analisti un ulteriore periodo di controllo. Ma proprio in questi giorni è stato finalmente possibile recuperare le ultime informazioni, sciogliere le ultime riserve e completare un quadro che si presenta, fortunatamente, migliore rispetto a quanto avevano disegnato i pre-consuntivi”.

L’industria italiana delle macchine e degli utensili per la lavorazione del legno nel 2014 segna un aumento dell’8,6% rispetto ai dodici mesi precedenti, raggiungendo un valore della produzione pari a 1.669 milioni di euro.
Un anno che può essere archiviato con una certa soddisfazione, grazie ai risultati certamente più “interessanti” conseguiti nel secondo semestre. Un ottimo trend registrato sia sul mercato interno che in diverse piazze del mondo, con alcune eccezioni dovute alla brusca involuzione di mercati importanti per il “made in Italy” (e non solo) come Russia e Brasile.

Quasi superfluo sottolineare ancora una volta come la tecnologia italiana per il legno sia sempre fortemente orientata alla esportazione, con una quota di vendite oltre confine che si colloca al 75 per cento del totale della produzione, una quota che per molte imprese è decisamente oltre il 90 per cento. Nel mondo abbiamo venduto soluzioni per un valore di 1.255 milioni di euro, con una ulteriore crescita del 2,7 per cento rispetto al dato del 2013.

Di contro l’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale del settore – rileva che il mercato interno continua a essere “naturalmente” attratto dalla ricca e tecnologicamente avanzata proposta nazionale, tanto è vero che la importazione di macchinari da oltreconfine è calata del 13,3 per cento rispetto al 2013, attestandosi a 124 milioni di euro. I più attenti ricorderanno che proprio nel 2013 le importazioni avevano segnato un andamento positivo, tendenza che quest’anno non è stata confermata. Un vantaggio, per quanto contenuto, per la produzione nazionale.
Il consumo apparente nel 2014 supera i 500 milioni di euro e rileva un miglioramento del 9,1 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti. Sulla consistenza del settore possiamo aggiungere che attualmente si stima siano 270 le realtà produttive rilevanti e che diano lavoro a circa 9mila addetti. Le analisi confermano l’esistenza di tre poli industriali espressione del settore, ovvero Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

Pubblicato on line da qualche settimana e disponibile in versione cartacea a settembre, l’Annual Report 2014 si pone ancora una volta l’obiettivo di fornire ai numerosi interlocutori nazionali e internazionali dell’industria italiana delle macchine per la lavorazione del legno uno strumento agile e dettagliato per conoscere meglio la situazione del comparto.