Economia

Marchio UKCA per i prodotti da costruzione dopo il Brexit

Potrebbe essere introdotto a breve dal governo britannico una volta concluso il periodo di transizione che termina il 31 dicembre 2020.

UKCA. Potrebbe essere questa la sigla, e il logo, che sostituirà nel Regno Unito la marcatura CE dei prodotti da costruzione così come l’abbiamo conosciuta e secondo quanto prevede il Regolamento Prodotti da Costruzione n. 305/2011. UKCA è l’acronimo di United Kingdom Conformity Assessed che potrebbe essere tradotto come “Conformità valutata”.

Questo potrebbe essere lo scenario molto concreto che dobbiamo attenderci nel dopo Brexit che è iniziato il 1° febbraio con un periodo di transizione di 11 mesi in cui non dovrebbero essere cambiamenti per le merci, le persone e i capitali. Tra Unione Europea e Regno Unito sono in corso trattative per fissare le nuove regole che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2020.

Il Regno Unito intende introdurre il nuovo marchio UKCA per dichiarare la conformità dei prodotti da costruzione destinati all’impiego sul suo territorio, con, crediamo, un’eccezione per l’Irlanda del Nord che sarà parte dell’Unione doganale della UE per altri quattro anni. Se le trattative tra UE e UK non si concluderanno con un accordo di libero scambio, ciò significherà per i britannici dover introdurre un nuovo corpus legislativo per i prodotti da costruzione, delle nuove norme e delle procedure di valutazione della conformità. Il che non si fa dall’oggi al domani. Tuttavia, come noto, la fantasia umana è illimitata e spesso pervicace.

A segnalare l’emergere del problema del marchio UKCA e degli annessi e connessi è l’istituto ift Rosenheim il cui direttore amministrativo Dr. Jochen Peichl si vuole rassicurante: “Monitoreremo attentamente le negoziazioni relative agli effetti della legge sui prodotti. Insieme al nostro partner UL e agli stretti legami con gli uffici britannici, garantiremo che i test e le prove di ift Rosenheim possano continuare a essere utilizzati per applicazioni in Gran Bretagna”.

A essere colpiti dal marchio UKCA e dalle sue regole, nel nostro settore, sarebbero i produttori di facciate, finestre, porte, portoni oscuranti, accessori, vetri isolanti

a cura di Ennio Braicovich