USA. Si rafforza la ripresa del settore costruzioni. Di più in Florida

Crescono gli avvii di cantiere delle abitazioni. A Miami 118 palazzi in progettazione

La periodica lettera che giunge dal nostro corrispondente da New York dott. Donato Grosser di Grosser Consulting si rivela particolarmente incoraggiante in merito all’andamento dell’economia statunitense. Scrive l’analista di mercato: “L’economia USA sta dando segni di continuo miglioramento e il FED ha deciso di ridurre, anche se di poco, gli acquisti di obbligazioni federali con le quali aveva fornito liquidità al sistema. I segnali migliori vengono dal settore casa in buona espansione, cosa che fa promettere bene anche per il settore dei consumi. Sul dollaro gli analisti sono ancora divisi: c’è chi prevede un rafforzamento e che chi prevede un indebolimento. Ai posteri l’ardua sentenza! Molte aziende italiane con business in America stanno prosperando, specialmente quelle con stabilimenti propri”. Buoni i segnali dal mondo delle costruzioni, anche se rimane il problema dei mutui “underwater”, come testimoniano i flash segnalati da Grosser.

In novembre gli housing starts superano il milione di unità …
Nel mese di novembre gli housing start (abitazioni messe in opera) hanno superato per la prima volta da sei anni a questa parte il livello, su base annuale, del milione di unità arrivando a 1.091.000 nuove abitazioni messe in opera. Di queste 727.000 sono state abitazioni unifamiliari e 364.000 abitazioni multi-familiari. Si tratta di un aumento del 29,6% rispetto all’anno precedente, una percentuale di aumento che non si verificava dal gennaio del 1990. La maggior parte degli “start” ha avuto luogo nella regione Sud degli Stati Uniti (449.000 unità, +24,3%) , seguita dalla regione Ovest (171.000 unità, +37,4%), dal Midwest (154.000 unità, +39%) e dal Nordest (68.000 unità, +23,5%).

Cinque previsioni per il settore casa nel 2014
Secondo un articolo di Money Watch, nel 2014 i tassi d’interesse sui mutui immobiliari saliranno al 5%. Ora si trovano al 4,47%. Questo significa che per finanziare l’acquisto di casa le rate mensili aumenteranno di 160 dollari. Nonostante l’aumento dei tassi sarà più facile ottenere mutui; vi sarà meno scarsità di abitazioni sul mercato; i prezzi delle abitazioni continueranno ad aumentare; la percentuale di famiglie americane con la casa di proprietà scenderà ancora. La percentuale più elevata (69,2%) si era verificata nel 2004, alimentata dalla bolla edilizia.

Investimenti immobiliari a Miami
A Miami la crisi immobiliare appare terminata. I palazzi di condomini sono pieni e la domanda è superiore all’offerta e sono in progettazione 118 palazzi di appartamenti. Gran parte della domanda di appartamenti viene dall’estero e questa tendenza riduce sostanzialmente il pericolo di una “bolla immobiliare” perché agli acquirenti esteri viene richiesto il pagamento del 50% del prezzo finale prima del rogito.

Più di sei milioni di famiglie hanno i mutui “underwater”
Nonostante il continuo progresso del settore casa, negli Stati Uniti vi sono ancora 6,4 milioni di abitazioni i cui mutui sono “sott’acqua”, ovvero il valore del mutuo è superiore a quello della casa, corrispondente al 13% delle proprietà residenziali coperte da mutui. Si tratta di una cifra inferiore di circa 750.000 unità rispetto al secondo trimestre dell’anno. L’aumento dei prezzi delle abitazioni, parallelamente al miglioramento del mercato sta man mano riducendo la “negative equity” di molte famiglie e si prevede che continuerà in questa direzione anche nel 2014.

Gli stati degli USA con più mutui “underwater”
Alcuni stati soffrono più degli altri dai mutui “sott’acqua”. Gli stati con le più elevate percentuali di mutui con un valore superiore a quello delle rispettive abitazioni sono Nevada (32,2%), Florida (28,8%), Arizona (22,5%), Ohio (18%) e Georgia (17,8%). Le aree metropolitane che soffrono maggiormente di questa situazione sono quella di Orlando in Florida (32,3%), Tampa in Florida (30,1%), Phoenix in Arizona (23,2%), Riverside in California (20,8%), e Chicago in Illinois (20,5%). Negli Stati Uniti su un totale di 49 milioni di mutui, 6,3 milioni sono sott’acqua; in Florida oltre un milione su un totale di 4 milioni si trova in questa situazione.

Nella foto: il Bayfront Park di Miami, da Bayfront Park Management Trust