Economia

Edilizia: prosegue la crescita del nuovo residenziale negli USA

Negli USA aumentano le nuove costruzioni residenziali e nel contempo si riducono i mutui suprime ovvero quelli concessi a persone con scarso credit rating.

Sono in forte crescita negli USA le nuove costruzioni residenziali. Lo segnala l'analista di mercato Donato Grosser nella sua newsletter mensile sul mercato e l'economia USA. Il Department of Housing and Urban Development e il U.S. Census Bureau hanno comunicato che nel mese di marzo il numero delle abitazioni messe in opera (Housing Starts, tasso annuale) è stato di 1.215.000 unità. Il numero dei permessi di costruzioni è stato superiore (1.260.000 unità) cosa che fa sperare bene per il futuro. In genere tra la concessione di permessi e l’inizio delle costruzioni passano circa due mesi. Per quanto questi dati siano positivi, va tenuto conto che il numero delle abitazioni messe in opera dopo la recessione non è ancora ritornato alla media storica di 1,45 milioni di unità.

Un altro indicatore del miglioramento della situazione finanziaria delle famiglie americane è la percentuale di mutui immobiliari che sono diventati inadempienti nell’anno passato. Nel 2016 questa percentuale è scesa all’1% tra i mutui “subprime”, cioè concessi a persone con scarso “credit rating”, e allo 0,2% per i mutui immobiliari “prime”, cioè delle persone con buon “credit rating”. Come è reso evidente dal grafico che segue, la situazione è tornata al livello normale prima della recessione.

L’unico segnale che può essere negativo è rappresentato dai dazi compensativi sul legname (soprattutto canadese) che farebbero aumentare i costi ai costruttori edili. Wilbur Ross, Ministro del Commercio, ha annunciato che gli Stati Uniti hanno iniziato la procedura per l’imposizione di dazi compensativi del 20% nei confronti di esportatori canadesi di legname usato nel settore delle costruzioni.

Lo studio D. Grosser and Associates, Ltd fornisce consulenza alle aziende che operano negli Stati Uniti e conduce ricerche di importatori e studi di fattibilità.

Nel 2017 l’aumento dei costi del legname ha già aggiunto in media $3.000 ai costi di costruzione e sono i più alti da dieci anni a questa parte. La scarsità di manodopera è un altro fattore che ha fatto salire i costi dei costruttori. L’imposizione di dazi compensativi farebbe aumentare ulteriormente i costi di costruzione. 

Un articolo sul Wall Street Journal del 25 aprile cita un rapporto della National Association of Home Builders, l’associazione nazionale dei costruttori edili, secondo la quale la spesa media di “softwood Lumber” per la costruzione di una casa è di 15.413 dollari, corrispondente al 7% del costo totale.