Progetti

Acciaio e vetro per la Chiesa San Paolo a Foligno di Fuksas

Un complesso parrocchiale a Foligno ricostruito dopo il terremoto sui progetto di Fuksas con una facciata vetrata con profili in acciaio inox Ebe 65 di Secco Sistemi

“Vedere attraverso il cemento il cielo, dall’interno, dall’esterno, all’esterno.” Cosi l’architetto Massimiliano Fuksas definisce il senso del suo progetto per il Complesso Parrocchiale San Paolo a Foligno (Perugia).

L’elemento luce è fondamentale per creare un ambiente favorevole alla spiritualità. All’interno dell’edificio, i giochi di luce che attraversano il volume, sono indirizzati sui componenti più significativi, l’altare e il presbiterio. L’altra fonte di luce che movimenta l’edificio sacro arriva dal basso, attraverso il nastro vetrato sviluppato su tutto il lato della facciata sud. L’ingresso, al quale si arriva attraversando il sagrato, una specie di passerella su un piano leggermente inclinato è una lunga vetrata ritmata da tre aperture sottolineate dall’utilizzo dei profili EBE 65 di Secco Sistemi in acciaio inox lucido realizzati da Antonelli Infissi Snc di Foligno.

La porta d’entrata in centro è proprio segnata da una croce nello stesso materiale che permette l’apertura.
La geometria minimalista e la purezza formale di questo ingresso è in perfetta sintonia con tutta l’opera che si rifà ad un’estetica dell’essenzialità come ad indicare la via della spiritualità a chi entra in chiesa.

La costruzione di questo ampio complesso parrocchiale di 1300 mq ha rappresentato un segnale forte di rinascita per la città umbra di Foligno, duramente provata dal terremoto del 1997. Vincitore del concorso indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana, è stato il progetto decisamente contemporaneo firmato dall’architetto Massimiliano Fuksas (a destra nella foto).

L’edificio è composto da due elementi principali: la Chiesa stessa che appare come un imponente cubo di cemento chiaro di 25 metri d’altezza collegato da una fascia di vetro satinato a un secondo parallelepipedo allungato e basso che ospita la Sagrestia e gli uffici della parrocchia. La geometria pura dell’opera situata a ridosso del centro storico di Foligno, si staglia sullo sfondo delle montagne circostanti.

Per movimentare la costruzione, l’architetto ha voluto che essa fosse sollevata di più di un metro rispetto al terreno e ha collocato cinque finestre a forma di quadrilateri irregolari, sulle facciate est e ovest. Anche l’interno della Chiesa esce dagli schemi tradizionali e racchiude un secondo cubo in posizione centrale, sospeso a tre metri dal suolo, sopra l’Altare della Chiesa. Qui vengono convogliati i fasci di luce naturale che arrivano orizzontalmente dalle aperture laterali e verticalmente dai lucernari in sommità. Lo spazio viene investito da una dimensione spirituale. Il luogo sacro evoca metaforicamente “il dialogo tra Cielo e Terra.”