Normativa

Il Decreto Controlli Antincendio rinviato di un anno

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Interno che proroga di un anno l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Controlli. Il provvedimento prevedeva la qualificazione obbligatoria dei manutentori di impianti e attrezzature antincendio, tra cui le porte tagliafuoco e le porte sulle vie di fuga.

Il settore antincendio torna alla ribalta, anche per il settore serramenti, con la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Interno che proroga di un anno l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Controlli.

Decreto di proroga

Infatti, la Gazzetta Ufficiale del 24 settembre ha pubblicato il DECRETO 15 settembre 2022 Modifiche al decreto 1° settembre 2021, recante: «Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81».

Manutentori antincendio

Il decreto del 1° settembre 2021 è proprio il decreto Controlli. La sua entrata in vigore è quindi prorogata di un anno, al 25 settembre 2023. Il provvedimento prevedeva la qualificazione obbligatoria dei manutentori di impianti e attrezzature antincendio, tra cui le porte e finestre tagliafuoco e le porte sulle vie di fuga che avevamo anticipato qui.

La giustificazione del rinvio dell’entrata in vigore sta nelle “difficoltà da più parti segnalate connesse alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio, di nuova istituzione rispetto al previgente quadro normativo”. Da qui la necessità di “rivedere la tempistica di entrata in vigore delle disposizioni contenute nell’art. 4 del decreto del Ministro dell’interno 1° settembre 2021”.

Modifiche al Decreto Controlli

Ma il provvedimento del Ministero dell’Interno non riguarda solo la proroga di un anno. Include anche revisioni, modifiche e correzioni al testo del Decreto Controlli. Ad esempio, all’allegato II del citato decreto, il Prospetto 3.8 è sostituito dai due
a) Prospetto 3.8.1 recante «Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato. Sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC)»;
b) Prospetto 3.8.2 recante «Contenuti minimi e durata dei corsi di formazione teorico pratica per il tecnico manutentore qualificato. Sistemi di evacuazione forzata di fumo e calore (SEFFC) e sistemi di ventilazione orizzontale del fumo e del calore (SVOF)».

Apertura ai controllori periodici

Altro punto importante è che i soggetti che alla data di entrata in vigore del decreto svolgono attività di manutenzione o controllo periodico da almeno 3 anni sono esonerati dalla frequenza di un corso di formazione e possono richiedere di essere sottoposti alla valutazione davanti  una Commissione dei VVF. Il nuovo decreto ha aggiunto le tre parole “o controllo periodico”.

Il valore del Decreto Controlli

Nel campo dell’antincendio il provvedimento è importante perché rende obbligatoria la qualificazione dei manutentori degli impianti antincendio. Ivi comprese porte tagliafuoco, porte sulle vie di fuga, finestre per evacuazione fumi e calore… . Inoltre, introduce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato definito quale persona fisica in possesso dei requisiti professionali che vengono meglio specificati nell’Allegato II del Decreto. I candidati al possesso di tale qualifica dovranno sostenere un esame davanti a una Commissione di funzionari dei Vigili del Fuoco.

I manutentori antincendio secondo Accredia

Da anni manutentori e installatori di chiusure antincendio qualificati secondo la norma UNI 11473 sono inseriti in due appositi Albi professionali. Il primo riguarda la figura professionale dell’ Installatore e manutentore di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo e raccoglie 1743 operatori. Il secondo Albo racchiude la figura del Manutentore di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo. Sono 92.

L’associazione ACMI, nostro Guest editor del mese di settembre, aveva già accennato alla questione. CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO

a cura di Ennio Braicovich