Attualità

Assomet. Italo Romano (KME) è il nuovo presidente

Mario Bertoli di Metra lascia dopo 7 anni di mandato

Italo Amedeo Romano, presidente di KME Italy, già Europa Metalli, è il nuovo presidente di Assomet, associazione delle industrie dei metalli non ferrosi. Lo ha eletto la 70° Assemblea Generale succedendo a Mario Bertoli che era rimasto alla guida di Assomet per ben 7 anni dal 2008 attraversando il periodo più critico da sempre dell’industria italiana. Non a caso per il ruolo di guida svolto in un periodo così tormentato l’Assemblea gli ha rivolto sentite parole di stima e di apprezzamento accolte da applausi mentre il neopresidente Romano ha parlato di “un testimone passato dopo 7 anni di presidenza condotti con passione e autorevolezza”.

Nel suo messaggio conclusivo Bertoli si è soffermato sull’attuale situazione economica generale del comparto evidenziando la ripresa dell’automotive mentre l’edilizia stenta a riprendersi. Comunque oggi vi è un‘attesa positiva per una ripresa generalizzata. Tutti i fondamentali sono concordanti. Semmai all’appuntamento mancano la nostra Pubblica Amministrazione e l’Europa. Due le sfide maggiori che si pongono al settore dei metalli non ferrosi a cominciare dall’elevato costo dell’energia, che si traduce in uno svantaggio competitivo enorme per l’industria italiana a tutto vantaggio dei competitor vicini. Un altro problema di rilievo è rappresentato dalla legislazione sulle emissioni di C02 laddove “il giusto obiettivo di ridurre le emissioni antropiche dei gas clima-alteranti è stato applicato in modo distorto e con il massimo degli squilibri: settoriali, geografici e sociali”.

Quanto al futuro “stiamo uscendo da una crisi che ha avuto lo stesso impatto di una guerra anche se, a differenza del 1945, non riusciamo a trovare lo slancio, la coesione e l’entusiasmo che hanno caratterizzato la ricostruzione post-bellica”. Per fortuna ha concluso Bertoli “la manifattura, l’industria, la fabbrica, termini che sembravano sinonimo di declino, di un’era passata e destinata a essere cancellata dalla società immateriale sono tornati attuali”.

La nuova presidenza si caratterizzerà sostanzialmente per una continuità di linea politica. Italo Romano lo ha sottolineato con forza evidenziando i tre problemi più cruciali per il settore dei non ferrosi. Ovvero l’elevato costo dell’energia, la tassazione sulle emissioni di CO2 e, emerso di recente in tema ambientale, la classificazione delle sostanze.
Il neopresidente cercherà di rafforzare le relazioni con le associazioni più vicine come Cial che rappresenta la soluzione proattiva del settore alluminio per le città più pulite, Aima per il rame e, in sede europea, con Eurométaux. Interessante il passaggio in cui Romano ha parlato di Unimet laddove “le norme tecniche sono oramai a tutti gli effetti uno strumento imprescindibile di politica industriale e di difesa commerciale”. Infine, con l’aiuto dei quattro vice Felice Colombo, Amedeo Gnutti, Christian Muckermann e Alfredo Mancini, il neopresidente cercherà di elaborare strategie di lungo periodo “con l’idea di essere utili all’industria e quindi alla collettività nazionale”.
(eb)

Nella foto, da sinistra: Italo Romano e Mario Bertoli