Biosphera Equilibrium stabilisce nuovi standard prestazionali con finestre Internorm

Un’ampia gamma di componenti finestrati della casa austriaca a corredo del modulo abitativo mobile che parte per un roadshow tra Italia e Svizzera di due anni

Che ruolo possono giocare le finestre o meglio i componenti finestrati all’interno di un progetto avanzato di bioedilizia come Biosphera Equilibrium lanciato ieri a Milano? La domanda è più legittima vedendo e visitando il modulo collocato  in Piazza Beccaria, in pieno centro dove sarà lì fino al 14 ottobre. La prima impressione da visitatore è che le superfici finestrate si siano considerevolmente ampliate rispetto ai modelli precedenti Biosphera 2.0 e 1.0.  Ciò probabilmente in coerenza con la nuova policy dei progettisti di Biosphera che, al di là del risparmio energetico (il modulo è peraltro energeticamente attivo), che vogliono puntare su un maggior comfort a 360°, massimo benessere e a rigenerazione psicofisica grazie alla progettazione biofilica valorizzando maggiormente i componenti finestrati.

Paolo Buratti, Internorm Italia

L’impressione del visitatore è confermata da Paolo Buratti dell’ufficio tecnico di Internorm Italia che sottolinea: “Sì, la superficie vetrata delle finestre è raddoppiata rispetto ai moduli precedenti. Tuttavia rispetto al passato viene gestita diversamente in maniera proattiva, diversa, grazie alla presenza degli schermi oscuranti sia  a doghe che a fotovoltaico”.

Per quanto riguarda le importanti prestazioni di trasmittanza termica Internorm Italia non ha voluto scendere ulteriormente rispetto ai già elevati livelli precedenti. Sempre Buratti: “La media di trasmittanza termica degli infissi è inferiore allo 0,8 di Uw con vetri Ug = 0,5 W/m2K. La trasmissione luminosa è elevata grazie a un TL >72 mentre i fattori solari sono medi con un g=54. Potevamo scendere ancor più ricorrendo a vetri ultraprestazionali. Tuttavia abbiamo voluto intenzionalmente raggiungere le prestazioni top con i prodotti normalmente disponibili, a catalogo. Questo in linea con il messaggio di Biosphera che anche la tua casa può essere prestazionale come questo modulo!”

Altro concetto che guida la presenza di Internorm all’interno del progetto Biosphera Equilibrium è l’impiego di un’ampia gamma di prodotti: ben cinque modelli, ognuno dei quali valorizzato ad hoc in funzione della sua destinazione. Senza dimenticare la fase di posa in opera. Il raccordo con le pareti è stato infatti studiato su ogni lato e in ogni particolare, sigillato con appositi nastri autoespandenti e adesivi di marchio Würth per garantire veramente che le prestazioni dell’infisso rimangano tali quando posato. Questo delicato collegamento finestra-parete è stato progettato appositamente dall’ufficio tecnico di Internorm Italia. (eb)


Qui di seguito la presentazione analitica dei singoli componenti.

Le finestre di Biosphera Equilibrium, di marchio Internorm, sono rappresentative di un nuovo standard prestazionale: isolamento termo/acustico elevato ottenuto con telai coibentati e dotati di tre guarnizioni di battuta.

Tutti gli infissi sono dotati di vetrocamera a tre lastre, le 2 camere isolanti sigillate contengono un gas speciale, due trattamenti “basso emissivo” portano il vetro triplo ad isolare al pari di due finestre nuove con vetro doppio. Nella zona riposo e giorno si è particolarmente curato l’acustica con lastre stratificate 45dB apposite in quanto sarà testato anche ad uso scolastico. Inoltre i vetrocamera sono completamente incollati nel suo perimetro (sistema Fix-o-Round) ed ha un distanziale tra le lastre di tipo “caldo”, in materiale sintetico al posto dell’alluminio. La ferramenta di chiusura nascosta non è visibile ad anta chiusa e non interrompe le guarnizioni come quella tradizionale migliorando la tenuta all’aria e ai rumori.

La media di trasmittanza termica degli infissi è inferiore al 0,8 di Uw con vetri Ug 0,5 W/m2K, TL >72 e fattori solari medi g=54.

Diversi i modelli Internorm scelti per Biosphera Equilibrium. L’ampio alzante scorrevole HS330 della zona giorno è in legno lamellare interno, con all’esterno la protezione dell’alluminio. Garantisce una grande aperura grazie all’anta accompagnata da due parti fisse, ampie quanto possibile in relazione alla superficie calpestabile e grazie al contenimento delle dimensioni della cornice. Tanta trasparenza deve essere però protetta nei mesi estivi e di forte irraggiamento con frangisole automatici, in questa versione di Internorm con doghe in alluminio dalla forma speciale studiata per illuminare l’ambiente senza abbagliamento proiettando la luce sul soffitto.

Nel modello HX300 la vetrata della zona relax non ha telaio a vista per un moderno effetto “tuttovetro”.

La portafinestra con oscuramento integrato del bagno è una doppia finestra in PVC/Alluminio modello KV350, in cui la protezione alla vista e all’energia solare in eccesso è gestita direttamente da un sistema a veneziana integrata alimentata da pannello fotovoltaico anch’esso integrato nel serramento. Con questa tecnologia si può rinunciare al cassonetto per l’oscurante e a portare la corrente elettrica al foro finestra. Un vantaggio importante anche in caso di ristrutturazione.

L’ingresso al modulo è un portoncino isolante HT410, con prestazioni termiche al pari delle finestre per garantire omogeneità prestazionale dell’involucro. Esteticamente questa versione complanare sia all’interno che all’esterno si caratterizza per avere la chiusura elettromotorizzata comandabile anche a distanza o tramite il lettore a impronte digitali integrato nel pannello.

Infine il modulo tecnico degli impianti è isolato dall’esterno con un serramento fisso + apribile serie KF310, un profilo PVC/Alluminio dotato anch’esso delle tecniche vetro triplo e incollato di Internorm.

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