Economia

Bonus edilizi. Sì del Parlamento alla proroga

Senato e Camera hanno approvato ieri sera risoluzioni sulla Nadef che sollecitano il Governo a prorogare i vari bonus edilizi nonché la cessione del credito e lo sconto in fattura. La Nadef è la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2021, che è il documento che in primavera raccoglie i dati principali dell’economia e della finanza pubblica. Il doppio voto di ieri non significa proroga automatica. Si tratta di un sollecito, di un auspicio, assolutamente importante. La proroga troverà spazio, se tutto andrà bene, nella legge di Bilancio 2022.

Verso la proroga dei bonus edilizi

Giornata importante quella di ieri in Parlamento per il destino (a breve) dei vari bonus edilizi: Superbonus, Ecobonus, bonus casa. Ma anche delle modalità di pagamento degli interventi tramite cessione del credito e sconto in fattura. Senato e Camera hanno approvato, separatamente, risoluzioni che prevedono la proroga dei vari bonus edilizi. Il tutto compatibilmente con le regole europee e i requisiti della finanza pubblica. Requisiti che aveva ben sottolineato nella mattinata di ieri (vedi news) il ministro dell’Economia e Finanza Daniele Franco. Il quale non era stato tenero verso il Superbonus definendolo strumento molto costoso e poco sostenibile alla lunga. Il che fa comprendere che, oltre alla proroga al 2023, il Governo non darà più spazio a questa iper generosa agevolazione. Almeno nella sua formulazione attuale.

Allargamento dei beneficiari?

Tornando al Parlamento, la risoluzione della maggioranza impegna l’esecutivo alla proroga dei vari bonus edilizi «ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto “sconto in fattura” e “cedibilità del credito”, valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente». Una frase che apre una partita nuova che riguarda il Superbonus.

Infatti: “si dovrà valutare la possibilità di estenderlo ad altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell’accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura […]. L’estensione deve essere fatta a prescindere dalle situazioni preesistenti in termini assoluti“.

Lotta alla povertà energetica

Occorre, scrive il Parlamento: “un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto a implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell’energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni di povertà energetica».

Per questo il Governo dovrebbe varare «investimenti per l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale e popolare, il ricorso a contratti di acquisto di energia rinnovabile di lungo periodo, la promozione dell’autoconsumo e delle comunità energetiche, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica».

Cambia, quindi, l’approccio ai bonus edilizi. Nasce una nuova partita per l’edilizia sostenibile.

a cura di Ennio Braicovich