Economia

Dati catastali errati in comunicazione Enea: “c’è soluzione”

Finestre e detrazioni. In risposta a un’istanza di interpello l’Agenzia delle Entrate: “in caso di errore basta l’indicazione dell’ubicazione dell’immobile”

Dati catastali errati nella comunicazione all’Enea? Niente paura. Anche a distanza di tempo di tempo c’è soluzione. Così rassicura l’Agenzia delle Entrate in una risposta all’istanza di interpello di una signora il cui marito aveva inviato una comunicazione all’Enea contenente errati dati catastali.
L’intervento di riqualificazione energetica – avvenuto nel 2014 – per cui era stata richiesta la detrazione riguardava la sostituzione degli infissi.

Nella lunga e articolata risposta al caso (che in sé è piuttosto complicato) l’Agenzia delle Entrate afferma che “l’identificazione dell’immobile in cui sono stati realizzati i lavori che danno diritto alla detrazione può avvenire, alternativamente, attraverso l’indicazione dell’ubicazione dell’immobile, ovvero indicandone i relativi dati catastali”.
Tuttavia, in caso di controllo formale delle dichiarazioni il richiedente la detrazione deve dimostrare “che i lavori sono stati effettivamente eseguiti sull’immobile indicato, attraverso l’esibizione dei documenti che attestano il sostenimento dell’onere e la misura in cui tale onere è stato realmente sostenuto”.

L’istanza di interpello è un diritto del contribuente prevista dall’art. 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, che consente di interpellare l’amministrazione “per ottenere una risposta riguardante fattispecie concrete e personali relativamente alle ipotesi ivi previste”.

(eb)

Documenti Allegati

Dati catastali errati. Risposta dell'Agenzia delle Entrate