Attualità

Nuovi Uw in arrivo. Broglio: “Attenzione ai costi burocratici”

L’esponente di Confartigianato Legno interviene sul Decreto ministeriale in arrivo che abbassa i valori di trasmittanza termica di pareti, tetti, pavimenti e infissi dal 2015 al 2021 individuando le ripercussioni sul settore legno

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la notizia (vedi news) sul prossimo Decreto ministeriale che abbassa i valori di trasmittanza termica di pareti, tetti, pavimenti e infissi dal 2015 al 2021 recependo le disposizioni di due direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici: la 2002/91/CE EPBD-Energy Performance of Buildings Directive e la 2010/31/UE EPBD recast (revisione della EPBD).
In merito al Decreto interviene Samuele Broglio, esponente di Confartigianato nonché responsabile della normativa della Confederazione e contitolare di falegnameria cercando di inviduare le possibili ripercussioni sul settore degli infissi in legno.
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Valori tutto sommato accettabili, ma attenzione ai costi burocratici e finanziari

Ho visto l’articolo sui nuovi valori di Uw probabilmente previsti dal decreto sull’efficienza energetica. Così di primo acchito mi vengono in mente alcune considerazioni specifiche per il settore degli infissi in legno:

1. i nuovi valori segnano la fine, in certe tipologie di commessa, non solo dei serramenti serie 55/60mm ma anche di quelli da 68mm;

2. prevedo che ci saranno notevoli problemi, anche su forti spessori, nell’impiegare legni duri e pregiati tipo Rovere o Moganoidi dato il valore di Uf ad essi correlato (a meno di non utilizzare composizioni con al centro Abete, isolanti tipo sughero oppure lamellari forati) ; questa in certe condizioni non è una bella cosa in quanto nell’edilizia di pregio l’Abete non è sempre così amato;

3. l’uso dei sistemi di calcolo semplificati come da UNI EN ISO 10077-1 andrà sempre più a scomparire in quanto quel 15/20% di guadagno sull’Uf consentito dall’impiego della UNI EN ISO 10077-2 diventerà fondamentale per poter dichiarare le Uw richieste.
Nota bene, per poter dichiarare, non per raggiungere in quanto il valore reale a parità di composizione è sempre lo stesso a prescindere da cosa esce dai calcoli. Chiedere alla burocrazia di prendere atto del fatto che per i serramenti la scelta del sistema di calcolo influenza il valore finale e prevedere un “doppio binario” è troppo, lo so, ma così stanno le cose. Considerati i costi delle determinazioni rigorose tale scelta, nel paese delle piccole imprese, sarebbe un bell’esempio di quel “Think small first” tanto spesso citato, scritto nello Small Business Act ma mai messo in pratica in realtà. Anche il valore di psi_g derivante dalla tabella della 10077-1 non sarà più sufficiente (sto logicamente parlando del valore dei warm-edge, visto che i normali canalini dovranno evidentemente scomparire anche loro) per raggiungere l’Uw richiesta e quindi anche in questo caso serviranno le determinazioni con la 10077-2. Per i piccoli produttori (microimprese così come da raccomandazione della Commissione datata 6 maggio 2003) diverrà fondamentale per contenere i costi appoggiarsi a quanto previsto dall’art.37 del CPR, che permette alle microimprese di trattare i prodotti in Sistema 3 come se fossero in Sistema 4, e trattare la trasmittanza termica di conseguenza (in pratica comperando un programma di calcolo tipo frame simulator così da poter autodeterminare i valori di Uf e di psi_g)

4. in zona climatica F a partire dal 2019/2021 ( a seconda del tipo di intervento e di edificio) sarà assai difficile poter immettere sul mercato serramenti a doppio o triplo battente in quanto il raggiungimento di un Uw di 1,10 è assai difficile con tali composizioni. Ssiccome le zone F sono solitamente zone di montagna e considerato che non tutte le montagne italiane sono Trentino (quindi con mentalità mitteleuropea amante dell’anta singola) certe scelte configgeranno non poco con l’estetica-tipo delle abitazioni locali.

In linea generale però nulla di male. Il settore infissi in legno ha già le tecnologie per raggiungere i valori richiesti e lo sforzo delle imprese sarà più burocratico che altro. Oltre naturalmente allo sforzo finanziario dei clienti per acquistare i nuovi serramenti dotati di componenti molto più costosi, in quanto oltre al costo intrinseco di vetri multicamera, canalini warm-edge ecc… spessori aumentati e vetri tripli aumenteranno i pesi a dismisura mandando spesso in crisi le ferramenta di sospensione.

Samuele Broglio, Confartigianato Legno