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Intensa vigilanza del mercato porte tagliafuoco nel Regno Unito

Dopo il tragico incendio della Grenfell Tower a Londra, prosegue un’importante azione di verifica, controllo e test sulle porte tagliafuoco vendute in UK. Testate porte in fibra di vetro (GRP) e in legno con risultati molto diversi

Porte tagliafuoco nel mirino delle autorità britanniche dopo l’incendio della Grenfell Tower a Londra. Il tragico episodio di tre anni che fa causò ottanta vittime ha messo in evidenza criticità in diverse aree dell’industria delle costruzioni britannica:  progettazione, costruzione, sistemi costruttivi, prodotti utilizzati, sistemi di controllo e di verifica della sicurezza antincendio…

L’ampiezza della tragedia ha spinto a una forte attività di vigilanza del mercato dei prodotti da costruzione da parte del Ministero delle Abitazioni, Comunità e Governi Locali, il Ministry of Housing, Communities & Local Government (MHCLG). In quest’opera sono state prese di mira anche le porte tagliafuoco. L’azione di vigilanza del mercato nasce in effetti dalle indagini della Metropolitan Police di Londra sulle cause dell’incendio.

Il primo test, eseguito secondo la norma British Standard BS-476:223 in un laboratorio notificato indipendente, ha riguardato una porta tagliafuoco vetrata in GRC, resina rinforzata con fibra di vetro, dello stesso tipo installato nella torre, una porta Manse Masterdor che doveva resistere all’incendio per 30 minuti. Al test non è durata più di 15 minuti. Da questo fallimento è partito il controllo sul mercato delle porte tagliafuoco in GRC. Anzitutto su 20 porte Manse Masterdor che hanno mostrato problemi così gravi da risultare inaffidabili per le prestazioni di resistenza al fuoco secondo il panel di esperti che segue l’indagine. Che si è subito estesa facendo testare 22 porte di altri 8 produttori. Due porte rispettivamente di Birtley Group e di Britdoors hanno ceduto in meno di 15 minuti. Globalmente il risultato è stato disastroso al punto da far affermare agli esperti che c’era un problema con le porte tagliafuoco in GRC facendo partire una serie di azioni “correttive” presso l’industria.

Una seconda azione di vigilanza sul mercato ha riguardato porte tagliafuoco in legno: 25 campioni sono stati testati tra ottobre 2018 e marzo 2019, sempre in prove eseguite secondo la norma British Standard BS-476:223 in un laboratorio notificato indipendente. Per fortuna qui i risultati sono stati assolutamente diversi: tutte le porte testate hanno superato i 30 minuti di resistenza all’incendio.

In un primo commento l’esperto Eros Chemolli di Chemolli Fire, che ci segnala la vicenda e che ringraziamo per il contributo, afferma:” “L’annuncio che tutte le porte tagliafuoco in legno prelevate  e testate hanno espresso una performance di almeno 30 minuti rappresenta un risultato molto incoraggiante per l’industria delle porte tagliafuoco in legno nel suo complesso. Non vi sono peraltro nell’elenco produttori italiani. Vedremo ora se il ministero si fermerà qui oppure se prenderà in considerazione anche il settore delle porte in acciaio”.

I risutati della campagna di prove sono presenti a questo link:

https://www.gov.uk/government/publications/fire-door-testing-grp-composite-test-results

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a cura di Ennio Braicovich