Bilancio 2022 al Senato. Bonus edilizi: la partita è chiusa

Il quadro dei bonus edilizi previsto dal ddl Bilancio 2022, così come modificato dalla Commissione Bilancio. Oggi e domani discussione al Senato. Settimana prossima alla Camera per l'approvazione definitiva prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al disegno di legge di Bilancio 2022, con ampie modifiche rispetto al testo iniziale. Restano confermate le proroghe di Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa, sconto in fattura e cessione del credito per i prossimi anni, come da annuncio del Governo di fine ottobre.  Le numerose modifiche introdotte in Parlamento sono assolutamente importanti. Tuttavia, per i bonus edilizi la partita sembra essere chiusa.

Il ddl Bilancio 2022 al Senato e alla Camera

Ora la discussione passa alla discussione in Senato. Giovedì 23 l’Aula dovrebbe approvare con il voto di fiducia il testo con il maxi emendamento del Governo.  Le modifiche rispetto al testo approvato dalla Commissione dovrebbero essere sostanzialmente nulle. Quindi si passa alla Camera per l’approvazione definitiva (senza modifiche visti i tempi strettissimi). Il passaggio successivo è la discussione del provvedimento il 27 dicembre in Commissione Bilancio della Camera. Successivamente il voto definitivo, con fiducia, da parte di deputati, previsto tra il 29 e il 30 dicembre giusto in tempo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre. Un must assoluto per il Governo.

Le modifiche introdotte per i bonus edilizi

Molte concernono quanto previsto dal DL Antifrodi (DL. n. 157/2021) che il Governo ha trasfuso per varie ragioni all’interno del ddl Bilancio 2022 con l’emendamento 9.2000. Ecco le principali modifiche, alcune delle quali sono inserite nel subemendamento a fine pagina:

Ecobonus e Bonus Casa: nel caso di cessione del credito e sconto in fattura cadono il visto di conformità e l’asseverazione per i piccoli lavori in edilizia se inquadrati quali interventi di edilizia libera e se il valore complessivo delle opere è inferiore a 10 mila euro. Qualora si superi tale importo, le spese di visto di conformità e asseverazione sono detraibili nella stessa misura dell’aliquota del bonus. Il prezzario DEI può essere utilizzabile per le asseverazioni, qualora previste, oltre ai listini regionali ecc.;

Bonus Facciate: l’aliquota di detrazione scende al 60% dal 2022. Questo incentivo era il più chiacchierato in quanto il relativo provvedimento di legge non prevedeva né massimali complessivi né massimali unitari di spesa. Non a caso ora il ddl Bilancio 2022 prevede il visto di conformità e l’asseverazione a prescindere dall’importo delle opere in caso di cessione del credito e sconto in fattura. Anche qui si segnala il “ritorno” del prezzario DEI per gli asseveratori, anche se l’intervento è in edilizia libera;

Superbonus: di notevole è il riallineamento temporale tra interventi trainanti e trainati, come i serramenti, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica. E’ stato così eliminato il disallineamento delle scadenze, confermato a suo tempo dal sottosegretario al MEF Freni con risposta scritta a un’interrogazione dell’on. Fragomeli (vedi news).

Altro dato di rilievo da segnalare è la cancellazione del limite ISEE di 25 mila euro per le persone fisiche che fanno interventi sulle unità immobiliari indipendenti (villette & C.).

Ricordiamo che il Governo ha previsto la proroga del Superbonus al 110% fino a fine 2023. Nel 2024 l’aliquota cala al 70% e al 65% nel 2025;

Bonus Mobili ed Elettrodomestici: passa a 5 a 10 mila euro (di fatto è un ritorno al vecchio massimale), sempre collegato a lavori di ristrutturazione. Nel 2023 e 2024 tornerà ad un tetto massimo di 5 mila euro di spesa.

Questo il quadro a oggi previsto. Un quadro che potrebbe subire ancora dei piccoli cambiamenti. Qui sotto l’accordo sull’emendamento.

 

Il subemendamento all’emendamento del Governo 9.2000

a cura di Ennio Braicovich