Economia

Francia. Avanza la RBR20-Regolamentazione Termica Responsabile

Si punta non più all’innalzamento delle prestazioni termiche ma al miglioramento complessivo delle prestazioni delle costruzioni

Da oltre un anno (1° gennaio 2013) in Francia vige la RT 2012, la Regolamentazione Termica detta anche “Grenelle Environnement 2012” che definisce le prestazioni termiche delle costruzioni. Alle costruzioni nuove si impone un consumo di energia primaria non superiore a 50 kWh/m2. Un limite elevato a 80 kWh/m2 nel caso di ristrutturazioni di edifici esistenti. Pur non inseverendo i valori esistenti di trasmittanza termica dei serramenti la legge del 2012 impone una maggior attenzione alla tenuta all’aria, al fattore solare e alla trasmissione luminosa dei componenti finestrati nonché alla ventilazione degli ambienti.

Cominciano però a filtrare le prime indiscrezioni sull’orientamento degli esperti incaricati di progettare la nuova regolazione termica in vista del prossimo decennio e della scadenza ‘europea’ del 2020. Ha già un nome provvisorio: RBR 2020 ovvero Réglementation Bâtiment Responsable 2020 (alla lettera Regolamento Edificio Responsabile). La sua particolarità è di spingere l’interesse del mondo delle costruzioni (e dei clienti) verso nuovi settori al fine di migliorare il comfort e le prestazioni dell’habitat. Ad esempio, i progettisti dovrebbero prevedere un maggior impiego di materiali ecologici, soprattutto a livello dei pannelli isolanti privilegiando le fibre naturali: canapa, fibre di legno e cellulosa. Altro punto di cui dovranno tener conto i progettisti nella determinazione delle prestazioni dell’edificio è il ciclo di vita dei materiali e dei prodotti (nonché delle condizioni di produzione).

Quanto alle prestazioni termiche viene ritenuto già elevato il livello attualmente raggiunto. La RBR 2020 dovrebbe invece interessarsi di più alla qualità dell’aria degli ambienti interni e all’isolamento acustico.
(eb)