Economia

Immobiliare residenziale. Nomisma: cresce la domanda

È quanto emerge dall’11° Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 curato da Nomisma. +10,2% nelle intenzioni di acquisto di abitazioni

Uno dei dati più rilevanti che emerge dall’11° Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 presentato da Nomisma è l’aumento delle famiglie che esprimono un’intenzione di acquisto di abitazioni rispetto al 2017: + 10,2% del totale (2,2 milioni lo scorso anno, 2,6 milioni nell’attuale).

Nello specifico 722 mila famiglie si stanno già muovendo (2,8%), mentre circa 1,9 milioni esprimono un’intenzione di acquisto nel breve termine (7,4%); la propensione più marcata si registra tra i giovani (18-34 anni) che rappresentano un novero di famiglie caratterizzate da una condizione finanziaria e lavorativa qualificata con un reddito familiare medio oltre i 3.500 euro al mese. Altro gruppo che si identifica con l’intenzione di attivarsi nei prossimi 12 mesi per l’acquisto di una casa sono nuclei familiari con figli in una fascia di età tra i 45-54 anni, un’occupazione soddisfacente (dirigenti, imprenditori, liberi professionisti) e un reddito mensile tra 1.800-2.400 euro.

Nomisma riscontra come sia sempre più evidente la “barriera all’entrata” che “arresta l’intenzione potenziale di quei nuclei familiari che, da un lato, per situazioni lavorative e di reddito e, dall’altro lato, per mancanza di una rete familiare o sociale di supporto non intendono neppure rivolgersi al mercato finanziario per ricevere sostegno al proprio fabbisogno abitativo”.

Allo stesso tempo sono complessivamente 1,7 milioni le famiglie italiane (il 65,9% delle intenzioni) che desiderano procedere con l’acquisto della “prima casa” o manifestano il desiderio di “sostituzione” per vivere in una casa più confortevole e in un luogo più vicino al posto di lavoro oppure in una zona più attrattiva. Le motivazioni di acquisto di una “seconda casa per uso familiare” si mantengono oggigiorno ancora elevate (18% delle famiglie italiane, circa 476 milia nuclei).

Un ulteriore importante elemento che emerge dall’11° Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 curato da Nomisma riguarda la ripresa della componente di investimento che ha raggiunto il 15,4% delle manifestazioni d’interesse arrivando a riguardare circa 400 mila famiglie (nel 2017 la percentuale era del 6,1%). Questo dato è per l’Istituto bolognese uno “tra i segnali inequivocabili di una prospettiva di miglioramento del mercato immobiliare”.

L’Istituto bolognese rimarca come sia “un segmento di domanda che non riesce a manifestarsi e a trovare un supporto dal punto di vista finanziario poter avviare progetti a lungo respiro”; al contempo vi sono circa 11,5 milioni di famiglie che non avvertono la necessità di acquistare un’abitazione perché sono già proprietarie di case. Sono per lo più pensionati, coppie con 2 componenti e con un reddito medio disponibile tra 2.400 e 3.500 euro al mese che vivono nel Nord Italia.

Dall’11° Rapporto sulla Finanza Immobiliare 2018 emerge come sono circa 362 mila le famiglie che nel 2017 hanno fatto richiesta di un mutuo ipotecario alle banche senza che poi venisse concesso (1,4% delle famiglie) a causa della condizione finanziaria non soddisfacente.

Non a caso nel 2017 è diminuita la quota di famiglie che ha stipulato un mutuo rispetto al totale delle famiglie che detengono un mutuo (da 11,5% nel 2017 a 7% nel 2018). Ulteriore ribasso si è riscontrato nella quota di famiglie che ha rinegoziato il mutuo (da 19,2% a 11,8%).