Economia

Macchine legno: Eumabois, bene il 2016 e premesse per un eccellente 2017

Per la federazione europea Eumabois che rappresenta oltre 800 aziende nel settore delle tecnologie per la lavorazione del legno il 2016 è stato un anno soddisfacente.

Il 2016 si conclude positivamente per Eumabois, la federazione europea che rappresenta oltre 800 aziende nel settore delle tecnologie per la lavorazione del legno.

In un comunicato Eumabois sottolinea: “Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita dell'1,9 percento del PIL europeo, un risultato decisamente positivo rispetto agli ultimi tempi, quando i tassi di crescita erano prossimi allo zero. Non possiamo però nasconderci dietro queste cifre: il mondo cresce a tassi del 3%, l’area Asean viaggia al 5%. Questo significa che occorre migliorare le prestazioni e il settore di macchine e impianti industriali non fa eccezione, anzi, riflette fedelmente questi macrodati”.

La forza di Eumabois nasce dal numero consistente di aziende associate, cosa particolarmente importante perché le attività future dell’associazione saranno sempre più focalizzate sulla tutela degli interessi di tutte le aziende che rappresentano il settore in Europa. Quest’anno Eumabois lo ricordiamo (vedi news) ha rinnovato il Consiglio Direttivo, nominando Juergen Koeppel (Leitz) come presidente e Luigi De Vito (SCM) come vicepresidente.

Eumabois fa poi riferimento alle fiere di settore che sono spesso appuntamenti attesi e importanti, ma il ROI di queste manifestazioni deve giustificare l’investimento. “Anche in questo senso – prosegue Eumabois – la stagione è stata veramente positiva per il settore. Vorremmo citare due fiere fra tutte, che hanno rappresentato un punto di svolta per il mercato. HolzHandwerk a Norimberga e Xylexpo a Milano sono stati due momenti chiave del 2016”.

Il quadro finora sembra indicare che sia stata definitivamente superata la crisi cominciata nel 2009. “Riteniamo – prosegue Eumabois – che non si debbano trascurare alcuni fattori di incertezza che interessano lo scenario politico ed economico mondiale e che potrebbero rappresentare una minaccia nel breve termine. Le elezioni americane hanno mostrato una forte richiesta di cambiamento in un Paese che è ancora la prima potenza mondiale e il secondo produttore di mobili. Alcuni mercati dell’Africa settentrionale e dell’Asia sono afflitti da problemi locali che hanno rallentato il processo di internazionalizzazione, mentre la concorrenza cinese diventa sempre più forte. La Cina, il più grande produttore mondiale di mobili, è però una terra di grandi opportunità ma anche di grandi sfide. Ci aspettiamo quindi che il 2017 porti buone notizie ma, al tempo stesso, dobbiamo essere consapevoli che il successo sui mercati dipende dall’impegno e dalla determinazione a fare innovazione e a cambiare atteggiamento, due doti che non sono mai mancate all’Europa”.