Economia

Materie plastiche. PVC e PA ancora sotto forte tensione

Continua la crescita dei prezzi delle materie plastica. Ora a causarla non è più la pandemia e la disruption della filiera di approvvigionamento ma sono i costi dell’energia e gli effetti diretti e indiretti della guerra in Ucraina

Le materie plastiche sono ancora sotto forte pressione. Il PVC e la PA, la poliammide, non fanno eccezione. Non a caso praticamente ogni mese i serramentisti del PVC ricevono comunicazioni di aumento dai loro fornitori gammisti. Quanto alla poliammide indispensabile per il taglio termico dei serramenti in alluminio, essa appare introvabile. Così capita che qualche nostro gammista dell’alluminio vada a comprare in Cina.

Tempesta sulle materie plastiche

Così commenta l’attuale situazione il dott. Paolo Arcelli di Plastic Consult, società di consulenza e ricerche di mercato: “E’ un disastro. In effetti i produttori a monte quasi ogni mese aumentano il prezzo del pvc resina che è la base per fare qualsiasi cosa in pvc. Pure i plastificanti sono nella stessa situazione sia per disponibilità che per prezzi. La cosa più allarmante in questo frangente è stata la dichiarazione di Martin Brudermüller,  Ceo di BASF: “Se si dimezza il flusso di gas, saremo costretti a spegnere gli impianti”. E se chiude BASF chiude tutta l’industria europea, tanto per essere chiari. E BASF usa il gas sia per alimentare gli impianti che per fare cracking. Non siamo su una bella strada, se si continua così”.

PVC e PA nella stessa situazione

La PA è nella stessa situazione: prezzi mai visti. Nel campo degli impieghi alimentari, il nylon è aumentato del 30pc a decorrere dal 1 aprile. “Il fatto che sorprende – riflette Arcelli – è che la domanda rimane in generale tonica. E a volte è forte. E non capita solo nell’edilizia. Ci sono aziende che hanno un portafoglio ordini mai visto. Naturalmente c’è pure la paura di rimanere senza materiale che genera una domanda fittizia. Qui siamo all’accaparramento”.
Nel primo trimestre la domanda delle materie plastiche è andata bene. I produttori di profili in PVC mostrano ancora cifre in buona crescita a riprova che il mercato a valle è ancora sano ed attivo.
Su tutte le materie prime, e le materie plastiche non fanno eccezione, grava ora l’incognita della prossima mossa dell’Unione europea: la chiusura delle frontiere con la Russia, lo stop alla circolazione dei camion e alle importazioni di carbone, legno e altri prodotti. Non è una bella situazione.

a cura di Ennio Braicovich