Economia

La zona rossa s’allarga. Gli showroom chiudono ma non tutti

Continuano le attività produttive ma le rivendite di porte e finestre, salvo eccezioni, chiudono una a una. Ma c’è chi si permette di tenere aperto e di vendere finestre e porte senza limiti

La zona rossa s’allarga (vedi qui l’Ordinanza) e comprende due nuove regioni: Toscana e Campania. E’ possibile che altre regioni vengano dichiarate prossimamente zona rossa. Una zona in cui è consentito di produrre serramenti, di trasportare e di posare. Trasporto e posa sono stati oggetto di una recente FAQ chiarificatrice del Governo riportata in una nostra notizia (vedi news). Segnaliamo che nella stessa notizia sono riprese altre FAQ utili relative agli spostamenti, sull’ammissibilità della vendita a distanza per le attività di commercio chiuse, sulle attività produttive.

Showroom chiuso
Showroom chiuso a pochi metri da Leroy Merlin

Quanto alle rivendite di serramenti nella zona rossa, almeno per Milano e dintorni, gran parte delle rivendite è chiusa. Basta girare la città per rendersene conto.

In altre si continua a lavorare chiusi in ufficio o ricevendo i clienti su appuntamento. Qualcuno ha tentato di tenere “aperto” per un paio di giorni ma ha dovuto abbassare letteralmente la serranda perché di clienti non v’era neppure l’ombra.

Chi fa eccezione è la grande distribuzione specializzata che avvalendosi, così immaginiamo, dei codici Ateco giusti tiene aperto anche gli showroom e le operazioni di vendita. E approfitta del flusso di clientela che per una grande distribuzione specializzata è sempre intenso, anche di questi tempi.

Il caso tipico è Leroy Merlin di cui abbiamo visitato la grande sala mostra tutta aperta al pubblico alla periferia di Milano.

Showroom di porte e finestre di Leroy Merin

Abbiamo chiesto di poter acquistare dei serramenti. Gentilmente il personale all’accoglienza ci ha spiegato che ciò era possibile. Tuttavia per essere più conclusivi era preferibile, in via preliminare, l’uscita del loro “artigiano” che al costo di 30€ sarebbe venuto a prendere le misure giuste dei serramenti. In ogni caso i 30€ sarebbero stati restituiti in caso di conclusione della vendita. Comunque per la posa c’era da attendere fino a maggio: 15 giorni di attesa per il rilievo misure, 2/3 mesi per l’arrivo dei serramenti. E poi l’attesa dei posatori che sono occupatissimi. Si sa che il grande rivenditore è alla disperata ricerca di montatori provetti e offre un’elevata rimunerazione per la posa.

 

Quindi, le vendite dei serramenti sono ammesse, il che stride con la situazione dei tanti showroom chiusi. Avranno pure il codice Ateco giusto ma…

Codice giusto per la zona rossa

Ma allora quale codice Ateco un’attività di rivendita di infissi deve avere per stare aperti in zona rossa? Attualmente sono diverse le possibilità nel commercio:

46.73.23 Commercio all’ingrosso di infissi
46.73.29 Commercio all’ingrosso di altri materiali da costruzione

L’opportunità è aperta anche per gli agenti di vendita con il codice

46.13.02 Agenti e rappresentanti di materiale da costruzione (inclusi gli infissi e gli articoli igienico-sanitari); vetro piano.

Abbiamo anche qualche rivendita che possiede i codici Ateco dei servizi di posa:

43.32.01 Posa in opera di casseforti, forzieri, porte blindate
43.32.02 Posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili

C’è anche chi è ricorso alla categoria ufficio o simile come:
82.19.01 Servizi di fotocopiatura, preparazione di documenti e altre attività di supporto specializzate per le funzioni d’ufficio

Qualunque sia il codice Ateco, occorre inevitabilmente che esso sia coerente con l’attività della azienda, grande o piccola che sia. Certamente occorre evitare assembramenti (mai visti nelle sale mostre) e adeguarsi alle più strette misure di igiene e distanziamento sociale, regole essenziali nella zona rossa ma anche in quelle arancione e gialla.

a cura di Ennio Braicovich