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Serramenti fai-da-te o peggio? Foto di un trasporto scandaloso di infissi dall’Est

 

Cronistoria critica di un  trasporto di un carico di otto serramenti proveniente dall’estrema provincia della Moldavia Munteni. L’esperto dice: “Le due foto mi sembrano tratte dal manuale: “Come non trattare i serramenti”

Vedendo queste foto, gli esperti e i meno esperti del settore serramenti inorridiranno e si diranno che non hanno mai visto trattare i serramenti in questa maniera. Le due foto che mostriamo sono state colte su un’autostrada italiana dall’agente di un rivenditore di porte e finestre che, inorridito, ce le ha girate.

Non sappiamo molto della storia dietro queste due foto. Non sappiamo chi sia alla guida del monovolume Ford Galaxy targato Romania che traina il robusto rimorchio Brenderup, né dove sia diretto (Italia? Francia?). Né conosciamo le motivazioni di un trasporto “fai-da-te” di infissi dall’Est che si fa, ci dicono, sempre più frequente attraverso le nostre frontiere, specie dai valichi di Trieste e dal Tarvisio alla faccia di IVA, fatture, contributi e regolarità amministrative.  Oppure magari si tratta un semplice trasporto conto terzi fatto con i primi mezzi a disposizione.

Potrebbe essere il carico di serramenti per un amico oppure per un rivenditore disinvolto e sprovveduto oppure verso un’impresina edile altrettanto sprovveduta oppure una commessa per un muratore o un montatore, uno di quei tanti che vengono dall’Est e che operano dalle nostre parti.

Difficile credere che il trasporto sia per fini di consumo familiare. Basta vedere il rimorchio trainato dal monovolume Galaxy Ford: un Brenderup, non in vendita in Italia ma disponibile online, destinato al carico di autovetture con una portata da 2500 kg. Un veicolo ben diverso dai rimorchietti “uso famiglia numerosa in vacanza estiva con tanti bagagli al seguito più lo scooter dei ragazzi” che vediamo sulle nostre strade, e che ci fa presumere un utilizzo professionale.

Dalle targhe del monovolume e del rimorchio siamo risaliti alla presumibile provenienza del carico: il distretto di Focsani, oltre  Bucarest, distante circa 1500 km da Trieste. In Italia ci si arriva attraverso due percorsi, segnala il sito viamichelin.it: il più breve attraverso Serbia, Croazia e Slovenia o il leggermente più lungo ma tutto all’interno della Unione Europea e, quindi senza frontiere doganali, attraverso Ungheria e Slovenia. Da Focsani a Trieste è un viaggio di almeno 20 ore in continuo, su strade di ogni tipo.

Certamente fa impressione la foto di un carico di serramenti trattati così male e così mal disposti. In redazione non abbiamo mai visto in tanti anni serramenti trasportati così e impilati uno sopra l’altro. Inorriditi sono anche i vari esperti cui abbiamo mostrato le foto in questi giorni. In tutti i manuali di trasporto e movimentazione delle aziende serie i serramenti sono sempre trasportati in verticale o leggermente inclinati.

Si tratta all’apparenza di sette porte finestre in pvc e una finestra di dimensioni più ridotte sopra il tutto. Difficile credere che si tratti di una commessa unica per un appartamento con così tante porte finestre. Più probabile che si tratti di almeno due commesse diverse. Se fosse così saremmo ben lontani dal fai-da-te e di fronte a professionisti del settore.

Abbiamo chiesto a un ingegnere di Trento, dalla lunga esperienza nel settore, un commento alle due foto. Eccolo: “Davvero scandaloso. Le due foto mi sembrano tratte dal manuale: “Come non trattare i serramenti”. Colpisce la posizione orizzontale degli otto infissi, sotto l'effetto diretto delle intemperie e senza protezione. Pensiamo solo alle sollecitazioni meccaniche statiche perpendicolari al piano e alle deformazioni evidenti. Pensiamo al peso della pila di porte finestre abbinate, è auspicabile, al peso dei vetri di sicurezza. E poi c’è l’effetto lente causato dalle vetrate in serie che aumentano le sollecitazioni termiche, le abrasioni,…”.

Insomma c'è di tutto ma non è tutto. Infatti il nostro esperto continua nella sua analisi: “Osservando  la seconda foto si nota la deformazione della porta finestra sul lato lungo in corrispondenza della cinghia, del tipo flessione trave in tre punti. Sicuramente qui c’è una deformazione permanente (tipo creep). Ovviamente, così possiamo presumere,  il trasportatore ha dovuto tensionare molto la cinghia centrale per una questione di sicurezza ( per non perdere il carico per strada .. ) provocando il malanno. E questo effetto è stato amplificato dagli spessori di espanso messi solo agli angoli, non su tutta l'altezza (o magari in corrispondenza del punto di applicazione della cinghia come normalmente dovrebbe essere fatto)”.

Insomma una pena infinita per oltre 1500 km. Il nostro ingegnere conclude sommesso: “Osservando queste foto faccio una riflessione: per noi tutti che studiamo, progettiamo, produciamo, curiamo (e spediamo) le finestre con la cura che si riserva al componente di arredo, tutto questo è molto triste”.

Ha pari la norma UNI 10818 sulla posa in opera dei serramenti scrivere che il produttore e il rivenditore devono “garantire idonee condizioni di conservazione e di trasporto” dei serramenti. Qui di idonee condizioni di conservazione e trasporto non ce ne sono affatto. Vien da dire anche: povero consumatore finale, magari allettato da un prezzo civetta, ma che nulla sa della storia dei suoi serramenti. Tanti auguri!

(eb)