Normativa

Arriva la marcatura CE sulle porte tagliafuoco. Un Seminario di CSI

Presto anche una nuova Normativa di Prevenzione Incendi che tiene conto dell’arrivo della EN 16034

Un mondo che cambia. E’ quello delle chiusure antincendio grazie all’arrivo della norma europea EN 16034 sulle porte, finestre, portoni e chiusure resistenti a fuoco e/o a controllo del fumo, in breve chiusure tagliafuoco e tagliafumo. Presto, probabilmente a luglio 2015, i produttori potranno attestare sotto sistema AVCP 1 (ex SAC 1) la conformità dei prodotti alla norma applicando la marcatura CE e predisponendo la dichiarazione di prestazione DoP. Esattamente quando sarà possibile lo sapremo solo una volta pubblicati gli estremi della norma sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea che dirà anche quanto durerà il periodo transitorio. Dopo di che la norma sarà obbligatoria in tutti i paesi dell’Unione Europea più Islanda, Macedonia, Norvegia, Svizzera e Turchia.

Sei le caratteristiche essenziali dei prodotti secondo norma: resistenza al fuoco, controllo fumi, abilità di rilascio, durabilità dell’abilità di rilascio, auto-chiusura e durabilità di auto-chiusura. Sta però a ogni singolo Stato membro dell’Unione dichiarare i requisiti obbligatori e i livelli di prestazione richiesti. In effetti il nostro Ministero dell’Interno sta approntando una nuova Normativa di Prevenzione Incendi che tiene conto dell’arrivo della EN 16034 dove per la prima volta in un documento ufficiale viene indicato il requisito di tenuta ai fumi, freddi e caldi. Dovrebbe essere pronta il prossimo aprile.

Quello del controllo dei fumi è una grande novità per il mercato italiano. Significa che potranno essere specificate negli appalti e nei contratti le porte tagliafumo, già normate negli anni 80 del secolo scorso in Gran Bretagna, Germania e paesi limitrofi. Al solito la nostra industria arriverà in ritardo. E non per colpa propria. Altra importante novità introdotta dalla 16034 è la classificazione di autochiusura C dei prodotti in base al numero di cicli. La suddivisione è in sei categorie dalla C0 (=NPD) alla C5 (> 200 000 cicli) prevista per porte di utilizzo molto frequente. Anche questa è una novità per il mercato interno e, pare, sarà un problema per parecchi produttori.
Altra importante novità è l’introduzione del cascading, finora non possibile in base ai regolamenti ministeriali. Il fabbricante potrà utilizzare i risultati di prova del sistemista (system house) garantendo il controllo di produzione nella fabbrica e un sistema di sorveglianza AVCP di tipo 1 da parte di un ente notificato.

E poi il tema dell’EXAP, dell’Extended Application, ovvero della Applicazione Estesa dei risultati di prova, in funzione di tantissimi parametri: materiali in gioco, dimensioni, spessori, pannelli, verniciatura, fissaggi, accessori… tema vastissimo: oltre 1200 parametri di cui tener conto. L’EXAP verrà emessa da un ente notificato se necessaria ai fini della marcatura CE.

Nella progettazione degli elementi di chiusura occorrerà tener conto della inflessione durante i test secondo EN 1634-1 perché il parametro dell’inflessione potrà essere determinante per future estensioni, oltre il campo di applicazione diretto dei risultati.

Questi sono alcuni dei tantissimi spunti emersi nell’interessante Seminario tenutosi ieri 2 dicembre al CSI, ente di certificazione, ispezione e prove, di Bollate dedicato all’esame della EN 16034. Introdotti dal direttore tecnico ing. Paolo Fumagalli, sono intervenuti nell’ordine Paolo Monticelli e gli ingegneri Giuseppe Grella e Paolo Mele che hanno dissezionato la norma e quelle correlate. In questo quadro si è inserito l’intervento di Marco Scannagatta sulla norma italiana UNI 11473-1 e 2 (e sulla prossima parte 3) sulla qualificazione delle imprese che erogano servizi di posa e manutenzione di porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo del fumo. In un mondo in cui le prestazioni dei prodotti sono diventate elevate, la posa in opera e la manutenzione nel tempo, se non eseguite a regola d’arte e con prodotti adeguati, possono rappresentare un elemento di criticità. Se certificate, possono invece diventare elementi di opportunità.

Una visita al laboratorio prove di resistenza al fuoco ha permesso ai partecipanti di approfondire il tema dei test di controllo fumi grazie alla nuova apparecchiatura introdotta opportunamente dal CSI in vista dell’arrivo della EN 16034. Infine, il dibattito finale ha concluso la giornata di studio permettendo ai partecipanti di approfondire alcuni dei tanti aspetti ancora da chiarire di una norma importante.
La norma EN 16034 “Porte pedonali, porte industriali, commerciali, da garage e finestre apribili – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo” pubblicata da poche settimane da UNI è ancora comprensibilmente in lingua inglese. Tutti si augurano a breve una traduzione in lingua italiana.
(eb)