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Amatrice rinasce anche grazie a Finestra Italiana

Sono terminati i lavori di ricostruzione della sala Urcioli per la quale Finestra Italiana ha donato e montato porte e infissi

Finestra Italiana partecipa alla ricostruzione di Amatrice, distrutta dal terremoto del 2016, donando i serramenti a un museo che ospiterà opere di grande valore.

“La cultura come focus identitario di una popolazione che in pochi istanti ha perso quasi tutto, compresa la gran parte di un patrimonio artistico che sta per esserle restituito”. Questa è la chiave di lettura della sala espositiva in allestimento in questi giorni ad Amatrice presso l’edificio all’interno del parco Minozzi, donato da Enrico Brignano. Un luogo per non dimenticare, ma anche un ruolo per ripartire, per permettere di nuovo la fruizione a residenti e turisti di alcune opere d’arte di grande valore, che prima del sisma erano esposte stabilmente presso il museo Civico Cola Filotesio.

Il contributo di Finestra Italiana

Grazie alla fornitura e posa in opera gratuita di finestre e porte da parte di Finestra Italiana e Veka, azienda che opera nel comporto dei profili in pvc, un frammento di normalità tornerà stabilmente ad Amatrice.

“Avere un luogo dove poter riconoscere e far conoscere la propria identità storica ed artistica è un punto fermo di ogni comunità, specialmente per quelle che, come la nostra, hanno smarrito quasi tutti i luoghi ed i riferimenti culturali” ha dichiarato il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella. “Non ringrazieremo mai abbastanza Veka e Finestra Italiana per questa generosa donazione che metterà in sicurezza non solo i beni artistici, ma anche il seme da cui far ripartire la nostra cultura”.

Fa eco alle parole del sindaco di Amatrice il direttore commerciale Veka Italia, Graziano Meneghetti: “Siamo felici di aver potuto mettere a disposizione la nostra esperienza e i nostri professionisti per questo momento simbolico di una rinascita che merita Amatrice e che merita l’Italia intera. Perché nessuno rimanga indietro è necessario che tutti si adoperino per dare una mano e lo ha dimostrato Gilberto Micucci, titolare di Progetto Infissi, partner di Finestra Italiana che ha accettato subito di mettersi a disposizione di questo progetto”.

Le opere esposte

Tra le opere che saranno esposte se ne evidenziano due, che hanno un valore simbolico e artistico immenso: il Reliquiario della Madonna di Filetta e La Sacra Famiglia di Cola Filotesio. Il reliquiario della Madonna di Filetta è una pregevole opera della seconda metà del 1400 di orafi ascolani, e la sua storia si intreccia con quella cittadina sin dal 1742, quando una Pastorella trovò tra i pascoli un Cammeo miracoloso. Il preziosissimo reliquario è stato portato in Processione sin dai primissimi anni: negli affreschi dell’abside del Santuario della Madonna di Filetta vi è dipinta una delle prime processioni con il Reliquiario ben in vista. Il dipinto della “Sacra Famiglia”, opera datata 1527 del pittore amatriciano Cola Filotesio (noto anche come Cola dell’Amatrice, uno dei più importanti pittori del Rinascimento in attività tra Marche, Abruzzo e Umbria), era stato realizzato per l’altare della navata di destra della Chiesa del Purgatorio di Amatrice. Poi esposto nel polo museale, si trattava dell’unica opera di Cola dell’Amatrice a non aver mai lasciato la città fino al 2016. La riapertura della sala espositiva permetterà, anche a questo importantissimo dipinto, di “tornare a casa”.