Economia

Tempesta continua su metalli, legno e materie plastiche

Permane la situazione di tensione sui prezzi delle materie prime accompagnata dalla carenza o sparizione di alcuni materiali dal mercato. Noli a quotazioni mai viste

Infuria la tempesta sul fronte delle materie prime a livello sia internazionale che italiano. Ance, l’associazione degli imprenditori edili, continua denunciare la situazione del rincaro dei materiali che penalizza le imprese appaltatrici e rischia di bloccare i cantieri. Un esempio per tutti, certamente quello più drammatico, è l’acciaio: tra novembre 2020 e maggio 2021 ha registrato un aumento eccezionale pari a +150%. Per fortuna si è aperto uno spiraglio a livello governativo per una revisione del meccanismo dei prezzi nelle opere pubbliche: una norma che permetterebbe alle stazioni appaltanti di adeguare i prezzi delle opere. Tuttavia, a oggi, non vi è nessun accenno a rivedere di legge i prezzi dei prezzari fissati per le opere da Superbonus.

Pure FederlegnoArredo denuncia il rincaro delle materie prime e la loro carenza. In più si fanno sentire i problemi logistici come la disponibilità di navi e container e il rincaro dei noli.

Continua la tempesta sui metalli

Riprendiamo il nostro survey a un paio di mesi dalla nostra prima indagine (vedi qui) sulle materie prime indispensabili alla produzione di serramenti e affini: acciaio, alluminio, legno e materie plastiche. Purtroppo la situazione non è migliorata né a livello mondiale né a livello italiano.

L’acciaio non fa neanche più testo, come denuncia Ance. L’alluminio pure. Attorno al 10 maggio ha raggiunto la quotazione record di 2565 $/ton. Ben 300$ sopra le quotazioni di aprile. Il top da 20 anni a questa parte. Poi, è ridisceso ma di poco. Attualmente veleggia tra 2400 e 2450. I premi, invece, hanno sforato quota mille e in qualche caso hanno raggiunto i 1200 $.

Alluminio in tempestaMarco Galliani, alla testa di Profilati Spa e Trafilerie Emiliane Sud, produttore di estrusi e di sistemi in alluminio per edilizia, è furibondo per i dazi europei sull’alluminio importato in un momento in cui l’Europa manca di materie prime e soprattutto di alluminio. E poi riflette: “Oramai i prezzi sono altissimi e i premi pure sono smodatamente alti. Vi sono situazioni che continuano a tener su i prezzi. C’è qualche scricchiolio ma non più di tanto. Di alluminio in giro non ce n’è. Questa è la verità. Non si parla più di primario o secondario ma solo di alluminio. Se i prezzi caleranno in maniera intelligente nel giro di sei mesi, il mercato assorbirà questi eccessi. Ma se le quotazioni dovessero cedere all’improvviso, assieme ai premi, saranno guai per tanti”. Conclusione amara di Galliani: “Ho vissuto 45 anni in questo settore e mi rendo conto di non aver capito…nulla. Non credevo che si potesse arrivare a vedere sparire l’alluminio dal mercato”.

Tempesta sul legno

Franco Tenzon

La situazione rispetto a metà aprile (qui) è radicalmente cambiata grazie a un ulteriore forte incremento del prezzo . Ce ne dà conto Franco Tenzon di Uniform (nota di cronaca: contentissimo per il recente inserimento del serramento magis40 nell’ ADI Design Index 2020, la bibbia del design italiano):

“Il pino FJ da metà aprile a metà giugno ha visto il raddoppio del prezzo. Oggi siamo a 8-900 €/mc. Le conifere sono su quelle quotazioni, sempre se le trovi. Se chiedi tre camion, te ne danno uno. I fornitori di larice sono spariti. Idem per l’okoumè, l’eucalipto. Non ti rispondono neanche. Oggi non ci sono essenze facili da reperire”.

Non va meglio per l’alluminio estruso di cui Uniform è importante acquirente. Sempre Tenzon:”Abbiamo dovuto allargare la cerchia dei fornitori fino a Dubai. E quindi abbiamo dovuto rifare le matrici. A metà luglio forse riusciremo a normalizzare la situazione per i profili in alluminio. Più difficile sarà per il legno”.

Pure i noli sono diventati carissimi: oltre 10 mila dollari per un container da Shanghai a Rotterdamm. Battuta amara: “Credo che con un paio di viaggi dalla Cina all’Europa e viceversa ci si compri …una nave nuova”.

Tempesta sulle materie plastiche

Paolo Arcelli, Plastic Consult

Non va meglio sul frastagliato fronte delle materie plastiche. Ne avevamo parlato qui. Così Paolo Arcelli di Plastic Consult aggiorna il quadro :

“Le materie plastiche rimangono in tensione. Dopo il blocco di febbraio degli impianti petrolchimici la produzione dei componenti di base di molte materie plastiche non è ripresa. Alcuni impianti a livello mondiale sono entrati in manutenzione straordinaria e poi non c’è ancora importazione. Il maggior esportatore, il Mexico, se li tiene per sé e per gli Usa. E poi, c’è il problema dei noli: qualche giorno fa il costo di un container da Shanghai a Rotterdamm/Anversa ha superato i 10200 (diecimila e duecento$) contro i 1000 ordinari”.

La crisi riguarda tutta Europa e non solo l’Italia. Tocca non solo il pvc, problema che investe la filiera dei serramenti in pvc, ma anche le poliammidi che sono sparite, e quindi tocca in pieno la filiera dei serramenti in alluminio.  Spiega Arcelli: “Per le PA il problema è soprattutto di chimica di base ovvero di reperibilità dei componenti base che servono a formulare le poliammidi. Anche qui in buona parte sono importate dall’Asia. Il corto circuito fatto di forte domanda e di alti prezzi sta andando avanti determinando la sparizione di tante materie prime dall’Europa”.

Lo stesso sta succedendo per l’EPDM, componente essenziale per le guarnizioni dei serramenti.

Quando si potrebbe calmare il mercato in tempesta? Sempre l’esponente di Plastic Consult: “Tra marzo e inizi aprile ci si diceva che il fenomeno sarebbe attenuato in giugno ma non è stato così. Anche a giugno i prezzi sono in aumento. I serramentisti del pvc potrebbero avere dei problemi sulla consegna dei profili. La situazione dei prezzi è tale per cui il mercato europeo potrebbe diventare interessante per qualche produttore asiatico. E ciò potrebbe cambiare lo scenario. Ma i tempi sono lunghi. Quindi, al momento sono poche le speranze di veder cambiata la situazione. Il rischio è che se i prezzi crolleranno in maniera repentina in tanti potrebbero scottarsi”.

Consiglio nostro per tutti: navigare a vista, approntare listini e redigere preventivi validi pochi giorni.

Immagine di copertina: Tempesta perfetta da Wikipedia

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a cura di Ennio Braicovich